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11 luglio 2021

MADAME BOVARY - GUSTAVE FLAUBERT

Buona domenica!

Nel post di oggi vi parlo di una delle letture che ho amato di più in assoluto in quest’anno, forse una delle letture più belle della mia vita fin’ora:
MADAME BOVARY di  GUSTAVE FLAUBERT.


Attenzione, potrebbero esserci spoiler!



Trama: “"Uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza e risucchia nell'abisso l'intero cuore": così intende l'amore la giovane Emma Romuault che, nutrita di sogni romantici, sposa Charles Bovary, un tranquillo medico di campagna. Né la devozione del marito né la maternità placano la sua insoddisfazione e irrequietezza: la vita di provincia le appare meschina. Simbolo di un'insanabile frustrazione sentimentale e sociale, Emma insegue l'amore tra le braccia dei suoi amanti e si indebita per riempire il vuoto della sua anima vivendo al di sopra delle possibilità del marito. Assoluto capolavoro del romanzo moderno, Madame Bovary procurò al suo autore un clamoroso processo per oltraggio alla morale.”



Non trovo le parole giuste per dire quanto mi sia piaciuto questo libro. Ci ho messo la bellezza di 2 mesi giusti per finirlo perché è stata una lettura affascinante ma impegnativa soprattutto per lo stile di scrittura denso di descrizioni super dettagliate su qualsiasi cosa: da i vestiti, ai personaggi secondari, al cibo; un libro pieno che ti trasporta proprio dentro la vita di quegli anni così austeri e due come Emma e Charles potrebbero essere tranquillamente i tuoi vicini di casa. 

Questo libro parla della vita del caro Charles Bovary, un uomo semplice seppure piuttosto benestante. Devoto al suo lavoro di medico e alla famiglia. Un giorno incontra Emma, una contadina dagli occhi neri, bellissima e aggraziata. Tra i due scoppia l'amore come è giusto che sia.

Emma, col matrimonio e la gravidanza, pensava di aver trovato finalmente la felicità che non aveva in campagna ma scopre presto che questa non è la vita che si immaginava. Diventa insofferente, perde completamente interesse per il marito e la figlia, cerca lo sfarzo, la ricchezza e l'amore romantico tutte cose che ormai pensa di aver perso per sempre.

La storia si sviluppa in una vera e propria tragedia in quanto i coniugi Bovary cadranno in disgrazia non solo finanziaria ma anche morale. Assistiamo al vero e proprio decadimento del personaggio di Emma che da semplice contadina pudica e cristiana diventa una moglie infedele che sperpera il denaro per i suoi amanti dimenticandosi completamente anche della sua stessa figlia (personaggio che è ignorato e bistrattato fino all'ultimo, se non altro il simbolo tangibile di un disagio familiare). L'autore è abilissimo nel guidarci in questa spirale di disperazione anche con le ambientazioni e descrizioni che mano a mano diventano sempre più cupe via via che arriviamo alla fine.

Mi è piaciuta moltissimo la figura di Emma, personaggio assolutamente non convenzionale per l'epoca, arrivista e ambiziosa ma mossa sempre da un moto "nobile" come quello di trovare la felicità per sé stessa anche se questo sarà causa della sua stessa rovina. Ho adorato i suoi monologhi, mi hanno toccato veramente tantissimo a livello spirituale, anche perché mi ci ritrovo molto nella sua insofferenza, nel suo cercare sempre il meglio anche quando lo si è raggiunto. Flaubert è magistrale nel raccontare i sentimenti umani, a descrivere così precisamente degli stati d’animo talmente volabili che a volte si provano e non si sa nemmeno come chiamarli.

Dall'altra parte troviamo Charles che è talmente devoto alla moglie da perdonarle le crisi di nervi, le scappatelle e gli amanti. Fa di tutto per accontentarla sebbene questo lo porti a diventare un vile, l'ombra del l'uomo rispettato che fu e, come se non mancasse altro, anche ad essere la causa della morte della sua adorata moglie.

Le ultime pagine sono quelle che mi hanno toccato più profondamente, in cui tutto si racchiude in quella frase, detta proprio da Charles, un uomo dal cuore spezzato abbandonato nel dolore:

“Che fatalità”

Perché è proprio questo il punto. Tutto parte da una fatalità, la stessa che sarà la sua più grande gioia e la sua rovina. Ho avuto i brividi giuro.

Bellissimo, sicuramente una delle letture più belle che ho fatto in vita mia e lo consiglio vivamente a chi ancora non l’ha letto, unica avvertenza, mettetevi comodi perché c’è tanto da leggere e non è sempre scorrevole come lettura, ma ne vale davvero la pena!



L’avete letto? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

20 giugno 2021

IL DENARO E LA LEGGE DELL' ATTRAZIONE - ESTHER & JERRY HICKS

Buona domenica!

Oggi parliamo di libri, in particolare parliamo de: IL DENARO E LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE di ESTHER & JERRY HICKS libro che ho letto in formato e-book, che ho acquistato l’anno scorso ma che solo recentemente ho ripreso in mano per leggerlo dall’inizio alla fine.

Trama: “Ogni essere umano ha la capacità di trasformare ogni sfida, in forza, salute e abbondanza. Grazie alla Legge della Attrazione, ogni richiesta rivolta all’Universo viene esaudita; ma perché ciò avvenga occorre volerlo intensamente, occorre cambiare il modo di pensare e di affrontare la realtà. In questo libro, Esther e Jerry Hicks, autorevoli portavoce degli insegnamenti di Abraham, svelano ogni segreto dietro alla Legge dell’Attrazione e spiegano come sviluppare e dirigere l’energia per creare ricchezza, prosperità e abbondanza nella propria vita. Pagina dopo pagina imparerete a concentrarvi su ciò che avete, a percepirvi persone ricche e a visualizzarvi mentre state realizzando il sogno della vostra vita – l’attività lavorativa ambita da sempre, la casa dei vostri sogni, il viaggio desiderato da anni. Grazie agli insegnamenti di Abraham non solo scoprirete il valore e il significato più autentico della ricchezza, ma imparerete a utilizzare al meglio la Legge dell’Attrazione per soddisfare ogni vostra aspirazione e per trasformare la vostra esistenza in un’esperienza densa di gioia e di felicità. «La vostra vita può sempre diventare migliore. la decisione e la possibilità di migliorarla stanno nelle vostre mani.»

Prima di iniziare con le considerazioni generali voglio dirvi che questo libro è stato scritto, o almeno così viene dichiarato, da un entità superiore di nome Abraham che sussurra metaforicamente queste perle di saggezza al suo intermediario che è Ester Hicks, così giusto per darvi un’idea di che tipo di libro stiamo parlando.

Devo dire però che come libro mi è piaciuto molto anche se ha le sue pecche.

Mi è piaciuto molto perché:  punto 1) Mi ha aiutato ad uscire da un loop di pensieri negativi che mi porto dietro da anni e ci riesce perché punto 2) È un libro molto pratico, fa esempi semplicissimi di esercizi che tutti possono fare. Mi è piaciuto molto anche il fatto che ripeta più o meno le stesse cose per tutto il libro anche se in realtà c’è da dire che questa cosa a lungo andare stufa, ma questo è un altro discorso che approfondiremo in seguito.

Mi ha aiutato ad apprendere un metodo per pensare in un modo diverso, a guardare le cose da un altro punto di vista, io sono la persona forse più pessimista del mondo però da quando ho letto questo libro mi si è aperta un po’ la testa e vedo che i risultati ci sono.

Il concetto generale è: se smetto di pensare a cose negative automaticamente vedo quelle positive.

Un'altra cosa che ho apprezzato è che questo libro sdogana certi preconcetti mentali con semplici esercizi di logica su qualsiasi punto uno in particolare è su come si parla del denaro e su come si gestisce (anche se non la cosa principale di cui si parla in questo libro, infatti il titolo è un po’ fuorviante dato che si parla principalmente di mindest riguardo alla vita).

Ti da le basi per un pensiero nuovo che puoi applicare a qualsiasi aspetto della tua vita. Un passo che mi è piaciuto molto è quando si parla del fatto che quando vediamo che le cose vanno troppo bene ci dobbiamo aspettare sempre che ad un certo punto arrivi il peggio perché “è così che funziona” e incredibilmente le cose vanno davvero male perché più uno se le aspetta più inconsciamente fa di tutto per fare “avverare” questa cosa.

Il libro gira tutto intorno a questo concetto della “Legge dell’attrazione” che in pratica è “manifesti quello che pensi” (anche se è un po' più complicato di così) quindi più pensi in negativo più questa negatività si manifesterà nella tua vita. Su questo punto personalmente mi dissocio fino ad un certo punto: sono fermamente convinta che siamo noi per primi gli artefici del nostro destino ma sicuramente non è solo il nostro “pensare positivo” che fa andare bene le cose nella nostra vita ma è anche tutta una serie di fattori esterni che non sempre siamo noi a controllare.

Questo punto infatti è una delle criticità di questo libro secondo me perché si sfocia in quella che comunemente viene chiamata positività tossica: infatti se manteniamo costantemente un atteggiamento positivo “forzato” va a finire che se qualcosa va storto ci sentiamo frustrati come se appunto il nostro sforzo non fosse stato sufficiente, come se non dovessero esistere altre emozioni all’infuori della felicità cosa più che mai sbagliata perché dobbiamo accettare ogni nostro stato d’animo e anche essere tristi qualche volta fa bene. Pertanto diciamo che questo è un messaggio che chiunque può recepire sbagliato se non si leggono con superficialità le parole che sono scritte in questo libro.

Altro messaggio sbagliato che viene promosso è che i medici sono il male in terra, sono tutti degli incompetenti e noi non abbiamo bisogno delle loro cure per guarire da malattie gravissime come il cancro perché tanto ci basta il nostro pensare positivo. Questa è sicuramente la parte che mi ha fatto veramente cadere le braccia perché non si può sentire una cosa del genere, anche perché ci sono persone là fuori, magari ingenue magari fragili, che possono davvero credere a cose del genere e possono mettersi a rischio.

Sempre per il fatto che questo libro è stato scritto da una persona con evidenti problemi di egocentrismo e un po’ troppo new age tanto da auto dichiararsi un “messia”, viene anche detto che le malattie anche gravi, o per esempio anche il coma, ce le siamo scelte noi stessi in una vita precedente perché dato che siamo vibrazioni eterne magari volevamo imparare qualcosa da queste determinate esperienze. Io non mi esprimo in merito a queste affermazioni deliranti perché altrimenti questo post diventerebbe volgare.

In sostanza, questo libro ha dei buonissimi spunti su cui riflettere per poter aiutarci a vivere la vita più serenamente cercando di vedere sempre il bello nella nostra quotidianità aggrappandoci con tutte le nostre forze alle cose che ci fanno stare bene, sia materiali che non, smettendo di concentrarci su quello che non va, però ha questo grandissimo difetto su cui non posso sorvolare ovvero il fatto è un libro scritto da personaggi ambigui che hanno creato quello che si definirebbe quasi un culto, una setta e per cui veramente bisognerebbe prendere queste parole con la pinza ed essere ben consapevoli che quello che stiamo leggendo è solo un punto di vista e non un vangelo.

Infine posso dire che è sicuramente un libro piuttosto controverso di cui io mi sono segnata soltanto le cose che mi sono piaciute, le citazioni che mi hanno toccato e per il resto ho dimenticato e/o ignorato. Tornando indietro certe parti forse le salterei a pié pari perché mi hanno abbastanza turbato.

È un libro che sicuramente mi ha aiutato ad oltrepassare certi limiti mentali del tipo adesso posso dire che le cose vanno bene senza aver paura di dirlo, trovando il bello anche nei giorni neri (la colazione buona la mattina, niente traffico, il letto morbido la sera ecc. ecc.) e esercitando il nostro senso della gratitudine perché alla fine è di questo che si tratta: essere grati per ogni giorno che si vive su questa terra. Un'altra cosa che ho apprezzato è sicuramente lo stile in cui è scritto questo libro: semplice, basilare e molto ripetitivo, tanto che alla fine i concetti vuoi o non vuoi ti entrano in testa (viene anche precisato all’inizio del libro anche se, come ho già detto,  alla fine un po’ stufa)

È un libro che consiglierei principalmente solo a chi è curioso del genere e magari ha sentito parlare della legge dell’attrazione e vorrebbe approfondire ma solo se non siete persone facilmente suggestionabili perché come ho detto si parla di argomenti controversi, roba da santoni/mistici.


Sicuramente leggerò qualcos’altro del genere perché sento che questo tipo di libri mi toccano in modo particolare, penso che potrei davvero trovare un aiuto "mentale" attraverso questo tipo di scritti.

Arrivati finalmente a questa recensione interminabile, che ne pensate? Leggereste questo libro considerando le premesse?

Fatemi sapere!

A domenica prossima!

(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

16 maggio 2021

IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON - RICHARD BACH

Buona domenica!

Oggi un post a tema libri, in particolare vi porto le mie impressioni sul libro IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON di RICHIARD BACH, edito da Rizzoli Libri collana BUR. 

Io e questo libro abbiamo una relazione complicata che dura da più di 10 anni, infatti è un libro che ho letto per la prima volta alle medie e da cui ne fu tratta anche una recita scolastica (di cui purtroppo ho solo un vago ricordo e poche foto mosse). A differenza delle riletture che ho fatto per il mio #progettosmaltimentolibreria di questa ho un ricordo molto vivido per un semplice motivo: non ci avevo capito niente.

Mi ricordavo vividamente questa sensazione di smarrimento alla fine della lettura ma non ricordavo di preciso la trama, che vi lascio qui di seguito. Inoltre vi dico che è un libro diviso in 3 parti e in totale ha un centinaio di pagine che però sono intervallate da stupende fotografie in bianco e nero di gabbiani.



Trama: “Per il giovane gabbiano Jonathan Livingston, il volo è l'unica ragione d'essere. Questo lo condurrà a trasgredire tutte le regole stabilite, e di conseguenza all'esilio, ma anche all'amore, ovvero alla saggezza.”

Come ho detto, sono passati più di 10 anni dalla prima volta che l'ho letto ma il mio pensiero dopo questa rilettura è lo stesso che ho avuto 10 anni fa: non ci ho capito niente, di nuovo.

O meglio, l'idea generale credo di averla colta: segui i tuoi sogni nonostante la società, nonostante i pensieri limitanti e ci sta tutto ma cosa c'entrano esattamente i gabbiani che vivono contemporaneamente nelle quattro dimensioni e si spostano nello spazio e nel tempo come gli pare?? È una puntata di Doctor Who per caso?

Per me il libro poteva finire con la prima parte perché le altre due che seguono sono piuttosto...folli? Seppure credo di aver capito il messaggio che manda non riesco a razionalizzare questi gabbiani con i superpoteri in un libro che in sé ha un senso concreto, un messaggio così profondo che si perde totalmente nell’assurdità della situazione descritta. 

Sta di fatto, che nonostante tutti questi anni tra una lettura e l'altra è bello sapere che alcune cose non cambiano, come il senso di confusione che mi ha colto alla fine dell'ultima pagina.

Per il momento è salvo, soprattutto per le bellissime fotografie suggestive, e lo terrò in caso fra 10 anni mi verrà in mente di leggerlo di nuovo, forse a quel punto riuscirò finalmente a capirlo e ad apprezzarlo (o magari dovrò solo aspettare altri 10 anni) ma per il momento rimane una grossa incognita.



Avete letto questo libro? Che ne pensate? Qual è la vostra interpretazione? Fatemi sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

02 maggio 2021

IRIS: FIORI DI CENERE - MAURIZIO TEMPORIN

Buona domenica!

Come avete visto dal titolo oggi si parla di libri! In particolare di un libro, una lettura fatta a cavallo tra marzo e aprile, che purtroppo, devo dire, si è rivelata una mezza delusione.

Trama: “Ha 17 anni, frequenta la scuola e pochi amici scelti. Una ragazza come tante, almeno in apparenza. Una fiaschetta l'accompagna: non è alcol ma caffè, perché la stranezza più grande di Thara è che non riesce a tenersi sveglia per tutto l'arco della giornata e si sente in forza soltanto all'alba e al crepuscolo. La sua vita si dipana tra le rivalità scolastiche e la voragine comunicativa con la madre. Finché un giorno, cercando di rubare dal giardino di una villetta misteriosa un iris, cade in un sonno profondo e si risveglia in una realtà di cenere. Da quel momento Thara diventa Iris e scopre cosa vuole dire essere una Crepuscolare, figlia di terrestre e di un Nocturno. Una saga urban, una nuova eroina, un nuovo incredibile mondo parallelo. Non un fantasy, ma un'incursione nei mondi possibili.”



In poche parole: questo libro mi ha infastidito.

Passi per gli errori di stampa, passi per le scene sdolcinate assolutamente non necessarie, passi anche per le incongruenze generali della trama ma la cosa su cui non posso proprio sorpassare è la protagonista insopportabile. È stupida come un comodino, egocentrica e talmente ingenua che si trova davanti il cattivo (cattivo cattivo eh tipo che ammazza un sacco di gente ed è pure mitomane - ho apprezzato le scene splatter però) e lo giustifica!!! Cade a pera cotta per ogni paio di occhi dolci che gli capitano davanti, ovviamente dopo si rende conto di aver fatto un casino e le prende una crisi, com'è giusto che sia, ma si poteva facilmente evitare se ci fosse stato un personaggio meno incompetente come protagonista. Inoltre, una cosa che proprio non mi è piaciuta ma che a quanto ho capito è comune negli young adult, i discorsi “finto-profondo” : la protagonista a tratti si esprime a monosillabi e poi tira fuori dei discorsi assolutamente costruiti che nessuno, a quell’età soprattutto, si sognerebbe di dire o di pensare.

Un altro paio di cose che fanno scendere di qualità questo libro sono:

  1. Ci viene detto che la protagonista soffre di narcolessia, questa cosa dura all’incirca un paio di capitoli perché poi lo scrittore se ne scorda completamente quindi questa malattia viene usata solo come pretesto a scopo di trama
  2. La protagonista ha gli occhi viola, e quasi in ogni singolo capitolo ci viene ricordato di questo fatto. Perché insistere così tanto? Bastava farlo presente una volta!! Insopportabile.
  3. Per apprezzare questo libro bisogna fare un grande sforzo di "sospensione della realtà" perché altrimenti vedremmo soltanto scene e dinamiche che non tornano a livello di trama.

Il problema è che la premessa è davvero bella e il world building più il mistero  da svelare è super affascinante e originale, mi sembrava di rivivere un sogno che ho fatto tanto tempo fa. Non riuscivo a smettere di leggere nonostante il tutto sia raccontato in prima persona dalla nostra amata. Se si fosse guardato un po' di più ai personaggi e ai dettagli, un po' meno alla storia "d'amore", e si fosse puntato ad un fantasy piuttosto che a uno YA sarebbe venuta fuori una grandissima storia, pensare al potenziale sprecato mi fa salire una gran rabbia. Sta di fatto, che questo è il primo di una trilogia e sono combattuta internamente perché a sto punto vorrei sapere come va a finire anche se questo libro termina senza necessità leggere il continuo.

Insomma, che fare?

p.s questo libro perde punti anche per la copertina che seppure sbrilluccicosa, è davvero inquietante.


Avete letto questo libro? Che ne pensate? Dovrei continuare la saga? Fatemi sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

04 aprile 2021

ASSASSINIO ALLO SPECCHIO - AGATHA CHRISTIE

Buona domenica!

E per chi festeggia, buona Pasqua!

Seppure sia giorno di festa, non posso certo mancare per la pubblicazione settimanale!

Incredibile pensare che sia già passato un altro mese! Ultimamente il tempo scorre o troppo lentamente o esageratamente veloce, chissà sarà l’effetto lockdown … assurdo pensare che siamo in questa situazione da un anno! Sembra ieri eppure sembra anche che il tempo scorra inesorabile sempre nella stessa direzione.

Considerazioni personali a parte, oggi torniamo con un post sulla mia, ahimè, unica lettura portata a termine a marzo. Marzo è stato un mese intenso e non ho avuto proprio testa di leggere però sono comunque contenta di aver fatto un’ottima lettura e non solo, fa anche parte del progetto 7 libri + 1 di cui mi sono imposta la lettura nel 2021!

Oggi vi parlo un po’ di ASSASSINIO ALLO SPECCHIO di AGATHA CHRISTIE, edizione Oscar Mondadori. La prima edizione italiana è stata stampata nel 1963.

Trama: “Il villaggio di St. Mary Mead è in gran fermento. Marina Gregg, una delle più famose dive di Hollywood, ha deciso di trasferirsi proprio in questa piccola località e per l'occasione ha invitato tutta la cittadinanza a farle una visita di benvenuto. Durante la festa però un'invitata, la signora Heather Badcock ha un malore e muore dopo avere bevuto dal bicchiere di Marina, gentilmente offertole da lei dopo che la signora Badcock, inciampando, aveva rovesciato il suo cocktail. La polizia intuisce che la vittima doveva essere proprio Marina, Scotland Yard brancola nel buio. Sarà l'arguzia dell'anziana Miss Marple, aiutata dall'impareggiabile Dermot Craddock, a risolvere la vicenda, il cui significato deve essere cercato nel passato.”

c’è poco da dire in effetti, è stato un vero e proprio colpo di fulmine! Come già accennavo in quel post, non avevo ancora mai letto nulla dell’autrice e devo dire anche: come ho fatto a stare senza fino ad ora??? È diventata sicuramente una delle mie scrittrici preferite e ho intenzione di recuperare qualsiasi cosa abbia scritto, anche la lista della spesa!

La storia di per sé sembra semplice: una diva, un party e un omicidio, ma di fatti il finale è totalmente inaspettato. Ogni qual volta che mettevo gli occhi su un possibile sospettato questo finiva per non essere mai quello giusto! È stato davvero frustrante (in senso buono!) arrivare a dover leggere le ultime pagine senza aver capito minimamente chi fosse il colpevole.

Di questo libro ho amato soprattutto lo stile di scrittura: descrizioni essenziali ma che arrivano al punto, personaggi tangibili che puoi sentire respirare tra le pagine e dialoghi mai superflui. Tutto scorre “lineare” ma non in modo banale, anzi! Ogni pagina è una piacevole scoperta e gli ultimi capitoli devi divorarli pur di risolvere il mistero perché, semplicemente, non puoi farne a meno!

Inoltre c’è da dire che è un libro che fa parte della serie di “Miss Marple”, ma difatti non è necessario aver letto gli altri libri della serie in quanto la storia si regge benissimo sulle sue gambe nonostante i chiari riferimenti.

Ho letto pochi gialli finora, ma adesso sono quasi sicura che sia uno dei generi a cui sono affine perché grazie a questo libro e alla sua autrice straordinaria ho capito che è il tipo di storia che mi è più affine e non vedo l’ora di leggere qualcos’altro di suo!

Come dicevo all’inizio, unica lettura ma più che soddisfacente! Questo libro lo consiglio a chi vuole approcciarsi al genere e all’autrice e a chi ha voglia di “mettersi in gioco” con una storia vecchio stile ma comunque speciale!

Avete letto qualcosa della Christie? Questo libro in particolare lo conoscete? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

A domenica prossima!

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(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

07 marzo 2021

IL BALLO - IRÈNE NÉMIROVSKY

Buona prima domenica di Marzo!

L’inverno ci sta lasciando e stiamo ufficialmente entrando nel periodo che mi piace meno: la primavera.

In realtà non sopporto nemmeno l’estate, ma solo perché qui dove abito diventa letteralmente un forno e soffrendo parecchio il caldo è una vera tortura per me!

Ma basta parlare del tempo, continuiamo con il tour delle letture che ho fatto a Febbraio.

Per il momento voglio provare a scrivere un post per ogni lettura invece di accorparle tutte in unico post, quindi andare verso uno stile sempre più “da recensione”. Inoltre dico anche che mi piacerebbe postare più spesso ma al momento mi è difficile e vorrei anche mantenere vivo l’interesse, soprattutto per me stessa e per ora credo che non riuscirei a mantenere il ritmo costante come invece riesco a fare con un post alla settimana! Magari sarà un buon proposito per i mesi prossimi, chissà…

In più sto cercando di mettere mano allo stile generale del blog, come vedete ho cambiato un po’ il tema perché per come era prima mi sembrava un po’troppo cupo e così invece credo sia più allegro! Per ora resterà così, ma potrebbe continuare a cambiare finché non troverò una tara che mi piaccia abbastanza.

Tornando a noi, oggi vi parlo un po’ de IL BALLO DI IRÈNE NÉMIROVSKY, edito da Adelphi per la collana Piccola Biblioteca Adelphi. La prima pubblicazione risale al 1929. Come sempre, quelle che andrete a leggere, sono solo le mie personali opinioni!

Come avete visto da qualche post precedente, si tratta di un acquisto davvero recente ma non riuscivo più a resistere! Non so perché ma mi sentivo quasi “chiamata” da questo libro! E infatti vi anticipo già che si è trattato di una lettura che ho amato!

Trama: “La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre.”

Questo libro, per quanto breve, (80 pagine a malapena) mi ha colpito moltissimo! L’autrice ha colto tutte le sfumature dello struggimento adolescenziale, del disagio famigliare e della tristezza mista a nostalgia che la piccola protagonista vive. E non solo lo fa con una maestria e un ritmo che ti impedisce di mettere giù la lettura se non hai finito ma anche constringendoti a chiederne di più. Infatti dopo aver finito non ero per niente soddisfatta, tant’è che ho già messo nel carrello “Suite Francese” della stessa autrice.

Un libro pungente e delicato allo stesso tempo: il lettore e quella ragazzina diventano un tutt’uno in un “ballo” che non si concretizza, ma che c’è stato. La frustrazione di Antoinette è tangibile, reale come lo schermo su cui state leggendo queste parole. Il finale inevitabile a cui si arriva è un rivincita per tutti quelli che si sono sentiti schiacciati da chi ha sempre deciso tutto per loro. Il suo gesto è da condannare o da lodare? Sta a noi scegliere e io, che personalmente sono rancorosa di natura, sto dalla parte della piccola Antoinette.

Se avete un pomeriggio libero e avete voglia di leggere qualcosa di trascinante e allo stesso tempo ricco di sentimento, questa è la lettura giusta per voi.

Sono davvero contenta di aver recuperato questa gemma in questa edizione adorabile (tutta rosa e con le pagine che … profumano??) e non vedo l’ora di passare al prossimo della Némirovsky.


L’avete già letto? Che ne pensate? Fatemi sapere!

A domenica prossima!

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                                      (foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

28 febbraio 2021

I GIALLI DI VICOLO VOLTAIRE | LO SCHELETRO SOTTO IL TETTO - PIERDOMENICO BACCALARIO, ALESSANDRO GATTI

Buona domenica!

Oggi ultima domenica di febbraio che casualmente coincide proprio con l’ultimo giorno di febbraio!

In questo post vi parlo di una delle ultime letture recenti che ho fatto (ne ho fatte diverse ma sto cercando di andare con ordine): I GIALLI DI VICOLO VOLTAIRE – UNO SCHELETRO SOTTO IL TETTO (Vol. 7).

Trattasi dell’ultimo libro di una serie per bambini/ragazzi che avevo in libreria da tempo immemore. Mia madre me lo aveva regalato un’estate al mare di molti anni fa e non ricordavo assolutamente se lo avevo letto o no, sta di fatto che quando l’ho aperto sono rimasta sorpresa nel trovare il segno delle “orecchie” sulle pagine! L’ho letto ma non lo ricordo.

Siccome sto portando avanti un progetto mio, a cui ho anche dato un nome “progetto smaltimento libreria”, dove sto cercando di fare una rilettura generale di tutto quello che ho in libreria che non ricordo di aver letto, o che ricordo di aver letto ma non ricordo di cosa parla, per capire cosa tenere e cosa dare via per fare spazio a nuovi libri, ho deciso di leggerlo per capire cosa farne.

Come detto all’inizio, trattasi dell’ultimo di una saga di 7 libri per ragazzi che è andata in pubblicazione dal 2009 al 2011 scritti da Pierdomenico Baccalario e da Alessandro Gatti e pubblicati dalla casa editrice Piemme, illustrati da EffeEffeStudios ed inseriti nella collana Il battello a vapore.


Trama: “Annette e Fabo sono in una casa nelle vicinanze del fiume francese Loira per trascorrere le vacanze pasquali insieme alla famiglia e andando in soffitta scoprono un vecchio scheletro, decidendo di indagare insieme ai compagni”

Dopo averlo letto, ho capito perché non lo ricordavo.

Non avendo a disposizione i libri precedenti mi baso solo su questo ovviamente e non su tutta la saga;

La trama è carina, così come anche le illustrazioni ma la componente mistery è debole. Le prime pagine promettono molto bene ma lo sviluppo centrale e il finale sembrano un po’ tirati via. Non c’è un vero e proprio mistero che sembra irrisolvibile perché gli indizi si trovano tutti casualmente sulla via dei nostri due giovani protagonisti, così tanto che sembra quasi fin troppo pensato tutto a tavolino. La storia è totalmente costruita per funzionare lì per lì, non c’è un vero approfondimento, ma credo sia dato dal fatto che è l’ultimo di una saga e quindi a questo punto dovremmo conoscere bene tutti i personaggi. Inoltre per come si chiude questo libro mi sembra quasi che la saga fosse destinata ad una continuazione dato che il finale è aperto. Forse io sono troppo grande e quindi è per questo che non è riuscito ad incuriosirmi o a stupirmi più di tanto ma comunque penso che si sarebbe potuto fare di meglio per rendere questo libro interessante anche per i più grandi. Ho apprezzato molto lo stile, scorrevole e leggero, e il fatto che anche se non avevo a disposizione una base fornita dai libri precedenti il libro si regge in piedi quasi perfettamente da solo.

Sicuramente verrà regalato ai miei cuginetti più piccoli che probabilmente lo apprezzeranno più di me!





L’avete letto? Avete tutta la saga? Che ne pensate? Fatemi sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

01 febbraio 2021

SIGNORI BAMBINI - DANIEL PENNAC

Buon lunedì!

La pubblicazione della domenica è slittata di un giorno perché ho avuto un weekend impegnativo e la settimana appena finita non ho avuto modo di schedulare un post. Ad ogni modo eccoci qui con un nuovo post a tema letture!

Oggi vi parlo un po’ del libro “Signori Bambini” Di Daniel Pennac, in edizione economica Feltrinelli, l’unico libro che, ahimè, sono riuscita a leggere a gennaio.

Non sarà una vera e propria recensione, ce ne sono miliardi in giro per il web, ma vi darò brevemente il mio modesto parere a riguardo. Attenzione, potrebbero esserci spoiler.

Trama: "Il professore Craistang, professore di francese a Belleville, scopre tre dei suoi allievi, Igor Laforgue, Joseph Pritsky e Nourdine Kader, che fanno girare un disegno che recita: Crastaing farabutto pagherai caro pagherai tutto. Il professore offeso, dà loro una punizione, per il giorno successivo dovranno svolgere un tema: Una mattina ti svegli e ti accorgi che, durante la notte, sei stato trasformato in adulto. In preda al panico, ti precipiti in camera dei tuoi genitori. Loro sono stati trasformati in bambini. Racconta il seguito. Una volta svolto il tema, i tre amici si accorgono che è diventato realtà: in una contraddittoria Belleville contemporanea i tre riusciranno a scoprire cosa rende così severo e irritabile il loro prof, e, grazie all'aiuto di Yolande, una navigata prostituta e dello stesso Crastaing, ritroveranno un po' della felicità perduta con la morte del padre di Igor, che è la voce narrante."

Inizio col dire che questo libro viene targettizzato come libro per ragazzi ma personalmente non sono d’accordo. È un libro fin troppo maturo per essere apprezzato da bambini o ragazzi, io stessa credo di averlo letto alle medie ma non ricordavo niente di questo libro finché non ho cominciato a leggerlo.

Siamo a Parigi e assistiamo alla contrapposizione definitiva tra infanzia e età adulta: 3 ragazzini che si comportano da adulti e adulti che invece si credono dei ragazzini e questa situazione, inizialmente solo metaforica, diventa incredibilmente vera. E così questi “signori bambini” dovranno occuparsi dei loro stessi genitori trasformati in bimbi (consapevoli o meno non è dato saperlo) e di un prof a cui l’infanzia è stata negata inesorabilmente.

È un libro che mi ha fatto tanto riflettere, anche per questo credo di averci messo più del dovuto a finire di leggerlo. Mi ha fatto tornare nostalgia della mia infanzia, mi ha fatto ricordare della bambina che è in me e da cui dovrei prendere ispirazione più spesso.

L’autore con questo libro ha voluto ricordare ai lettori più grandi cosa sia significato crescere, superare le proprie paure, rendersi conto di come e quanto la nostra infanzia ci renda le persone adulte che siamo oggi e di cui mai dovremmo dimenticare.

Lo stile dell’autore è molto colloquiale e poetico allo stesso tempo, caratteristica che associo quasi sempre agli scrittori e cineasta francesi: arrivano dritti al punto ma con una delicatezza che non ho mai trovato da nessun altra parte fin’ora. Mi sono immersa totalmente nella storia e mi sembrava di assistere alle vicende in prima persona, mi sono affezionata ad ogni singolo personaggio come se li conoscessi davvero.

È stata una lettura davvero bella per me, capitata in un certo senso al momento giusto, e onestamente la consiglio se avete bisogno di leggere qualcosa di leggero e divertente ma toccante allo stesso tempo.

Lo avete letto? Che ne pensate? Fatemelo sapere!

A domenica prossima!

(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

17 maggio 2020

RECAP: 2019 READING CHALLENGE - PARTE 2


Buona domenica!
Rieccomi tornata con la seconda parte del post sulle mie letture del 2019. In questo post parlerò brevemente delle letture fatte durante la seconda parte dell’anno.
Ovviamente, come per il post precedente, non saranno vere e proprie recensioni ma saranno per lo più brevi pensieri su cosa mi è rimasto di tutto quello che ho letto, di cosa mi è piaciuto e cosa no.

NEW YORK: EKHO MONDO ALLO SPECCHIO - CHRISTOPHE ARLESTON/ALESSANDRO BARBUCCI


Questa è stata una lettura interessante e certamente apprezzata soprattutto per lo stile inconfondibile di Barbucci (Skydoll, WITCH..). Essendo però il primo numero di una saga non è che posso dare un grosso giudizio in merito, se non che mi ha fatto passare un’oretta di lettura piacevole. La storia è carina ma non mi è sembrata un granché, ma ripeto, forse perché è solo l’introduzione. Mi dispiace soltanto che l’edizione a cui ho messo mano fosse in bianco e nero quando in circolo c’è l’edizione a colori che sembra essere molto più bella e interessante. Non so ancora se ho intenzione di proseguire con la saga, per il momento è in libreria ma non è detto che ci rimanga a lungo.

Voto: 4/5






BRINDILLE: I CACCIATORI DI OMBRE -  FREDERIC BRREMAUD/FEDERICO BERTOLUCCI

Un’altra opera di stampo francese. Devo dire che mi ha un po’ deluso. Per quanto i disegni e i colori siano stupendi, la storia lascia molto a desiderare, sebbene le premesse siano buone, la storia non verte da nessuna parte anzi, viene tutto lasciato un po’ ad interpretazione del lettore non c’è mai una vera spiegazione di come succedono e perché succedono le cose. Essendo questo il primo numero di una duologia, vorrei sapere come va a finire ma da un lato mi chiedo se ne valga la pena leggere anche il secondo volume. Tra l’altro ho notato che questa è una prerogativa dei francesi, quella di lasciare le storie molto sospese e può essere che io non sia in grado di apprezzarle fino in fondo per gusto personale, quindi alzo le mani.
Voto: 3/5







NON BUTTIAMOCI GIU’- NICK HORNBY

Questo libro mi ha accompagnato in treno per gran parte del 2019. Ci ho messo mesi a finirlo, leggendolo appunto durante la tratta casa-università e viceversa. È un libro che nonostante la sua leggerezza, racconta di un tema difficile:  4 persone si trovano sullo stesso tetto la notte di capodanno per suicidarsi. È un libro corale , ogni capitolo “appartiene” ad uno dei protagonisti che racconta dal suo punto di vista lo svolgersi degli eventi. Lascia il segno non solo per lo stile di scrittura scorrevole e coinvolgente (l’autore è lo scrittore di About A Boy, Alta Fedeltà ecc. ecc.) ma soprattutto per come riesce a sviluppare e a parlare di un tema così difficile senza scadere nel pietismo e luoghi comuni di sorta. È una storia dura, a tratti difficile nonostante i personaggi a volte risultino frivoli e meschini. Tra una risata e una lacrima, avrei voluto non finirlo anche se l’epilogo mi è piaciuto molto lo stesso.
Voto: 5/5



KINGDOM COME - MARK WAID/ALEX ROSS

Un vero pilastro della DC, recuperato tra l’altro al mercatino in modo totalmente casuale. Una storia senza tempo, illustrata dal magnifico Alex Ross. Un fumetto che va letto assolutamente, non tanto perché siete fan oppure no, ma più che altro per i messaggi importanti che sono contenuti: gli eroi che conosciamo e amiamo non solo eroi e di certo non sono sempre gli eroi che ci si aspetterebbe.  Una delle letture più belle di questo 2019.
Voto: 5/5








IL GIARDINO DEGLI ETERNI - LAUREN DESTEFANO



Allora devo fare una premessa: questo libro mi ha attirato solo per la copertina. Non so cosa mi aspettassi ma di certo non l’orrore che ho letto. Una storia che dovrebbe essere una specie di nuova versione di Hunger Games, ma non ci si avvicina nemmeno. Un susseguirsi di cliché uno dopo l’altro infarinano una trama quasi inesistente. La protagonista è detestabile e non viene spiegato NULLA del perché ci troviamo in questo mondo distopico e soprattutto viene solo accennato cosa c’è oltre il giardino dove la protagonista si trova a vivere. È un libro scritto male, senza nessuna descrizione e soprattutto viene portato alla luce un tema grave come la pedofilia come se niente fosse solo per dare un qualche spessore alla storia. L’unico lato positivo è che le pagine scorrono e l’ho finito molto presto.
Voto:1/5




UNA PASSEGGIATA NEI BOSCHI - BILL BRYSON


Il mio primo E-BOOK! È una storia vera vissuta in prima persona dallo scrittore, che si è trovato a percorrere l’'Appalachian Trail: un sentiero di 3.400 chilometri che si snoda attraverso 14 Stati americani. È davvero un libro divertente. Le descrizioni non sono per niente pesanti e, anzi, mi è sembrato di essere in mezzo a quei boschi narrati con semplicità ma in modo analitico. Le disavventure dell’autore sono esilaranti ma allo stesso tempo questo è anche una sorta di guida per chi volesse cimentarsi nell’impresa. Non avevo mai letto nulla di simile prima e sono contenta di aver scoperto questo nuovo genere.
Voto: 5/5




IL PORTO PROIBITO - TERESA RADICE/STEFANO TURCONI




Una graphic novel tutta italiana, una storia travolgente e commuovente. La storia di un padre che torna bambino e che cerca riscatto per il suo nome. Una storia che si snoda fra leggende marinaresche e storie d’amore. Una storia che merita di essere letta non solo per la sua originalità e delicatezza, ma anche e soprattutto per il lavoro artistico che c’è dietro, le ricerche e la documentazione che è servita agli autori per poter letteralmente partorire un capolavoro. Il finale mi ha commosso così tanto che le ultime pagine le ho dovute leggere più volte perché non vedevo più niente tra le lacrime. Anche questa finisce in top 3 per le letture migliori dell’anno.
Voto: 5/5




PROIBITO - TABITHA SUZUMA

Ultima lettura del 2019, anche questa in e-book (non esiste più la versione cartacea), finita proprio durante gli ultimi giorni dell’anno. Devo dire che non è stata una lettura facile. Mi sono dovuta interrompere più volte per metabolizzare quello che stavo leggendo. Tutto gira intorno a questa famiglia disastrata e all’amore, proibito appunto, fra i due fratelli maggiori.  La narrazione è incredibile, mi sono sentita coinvolta già dopo poche pagine. È libro che ho letto tutto d’un fiato sebbene mi abbia davvero fatto star male. Il finale è dolce-amaro e mi ci è voluta più di una settimana per riprendermi. Sebbene sia una lettura controversa, io ve la consiglio vivamente.
Voto: 5/5





Eccoci arrivati alla fine di questo post che sancisce anche la fine del riassunto delle mie letture del 2019. Devo dire che tutto sommato che sono soddisfatta, è stato un anno davvero proficuo sotto questo punto di vista e sono contenta delle letture che mi sono capitate e che ho scelto di fare. In sostanza posso dire di aver fatto più letture belle che letture brutte e che nonostante mi fossi prefissata di leggere almeno 20 libri, arrivare a 16 per me è stato già un traguardo, anche perché la lettura non deve essere una sfida ma un piacere.


Fatemi sapere se avete letto uno di questi 8 libri e cosa ne pensate!
A domenica prossima J


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)


10 maggio 2020

RECAP: 2019 READING CHALLENGE - PARTE 1

Buona domenica a tutti!
Come promesso sono tornata con il post recap sulle mie letture della 2019 reading challenge. Ci tenevo particolarmente a fare questo post, anche se verosimilmente in ritardo perché ne sentivo il bisogno e anche per chiudere definitivamente con la challenge dell'anno passato.
Ovviamente trattandosi di 16 tra libri e fumetti non farò una vera e propria recensione ma più che altro riporterò brevemente le sensazioni e i pensieri che mi sono rimaste di tutto quello che ho letto.
Ho deciso anche di dividere questo recap in due parti, per non tediare troppo il lettore, in quanto mi rendo conto che seppur pochi, 16 libri sono comunque tanti, quindi in questo post troverete la lista dei primi 8 libri che ho letto durante l'anno passato.

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE - LEWIS CARROL

Nel 2019 sono partita con un libricino piccino piccino ma comunque piuttosto importante nella storia della letteratura per ragazzi, devo dire però che le mie considerazioni in merito sono piuttosto negative.
Essendo un'amante del film della Disney non so esattamente cosa mi aspettassi da questo libro. La traduzione che mi è capitata tra le mani è stata davvero deludente, fortunatamente avevo il testo originale a fronte, nonostante questo il libro mi è parso piuttosto inconcludente e senza senso. C'è da dire che io non sono particolarmente avvezza al genere nosense e forse questo ha influito molto sul mio giudizio finale. L'ho finito con molta fatica anche perché nelle ultime pagine mi sembrava fin troppo delirante.
Il libro l'ho scambiato appena l'ho finito perché non sopportavo di avere una copia così brutta in libreria (fissazione di una collezionista pazza) e in futuro voglio acquistare una bella edizione illustrata anche solo da tenere per bellezza, e chissà forse mi farà anche ricredere.
Voto 3/5.



UMBRELLA ACADEMY: LA SUITE DELL'APOCALISSE - GERARD WAY/ GABRIEL BA'

Titolo preso in prestito da un amico, dopo aver visto la serie tv di Netflix che mi ha incuriosita. Devo dire che le due versioni si assomigliano ma non sono la stessa cosa, viaggiano su due linee parallele che si incontrato in pochi punti. Devo dire che il fumetto mi è piaciuto davvero tanto e infatti sto bramando di acquistare tutti e 3 i volumi usciti fin'ora.  La storia mi ha coinvolto fino all'ultimo e anche lo stile di Gabriel Bà non mi è dispiaciuto per niente nonostante io non sia amante di quel genere un po' cartoon un po' abbozzato. 
Voto: 5/5









LA CASA - PACO ROCA

Fumetto breve ma intenso del bravissimo Paco Roca, in cui racconta dell'esperienza vissuta in prima persona da lui e la sua famiglia dopo la perdita del padre. E' una storia che commuove con il suo realismo e la sua semplicità. Mi ha toccato in maniera particolare in quanto ho vissuto personalmente una situazione simile e quindi mi ci sono immersa al 100% . 
Voto 5/5






LO SCULTORE - SCOTT McCLOUD



Con questa graphic novel devo dire che ho provato un senso di insoddisfazione mai provato prima. La storia è drammatica coinvolgente e... con un finale che non mi è piaciuto per niente. Non so nemmeno perché sinceramente, mi sono letta 500 pagine tutte d'un fiato ma poi sono arrivata alla fine e ho detto "e quindi?". 
Non fraintendetemi, non sto dicendo che non mi sia piaciuto, anzi! Mi è piaciuto tanto da commuovermi, ma dopo la lettura mi sono resa conto che non mi è rimasto nulla di quello che ho letto. 
Anche adesso fatico a ricordarmi della storia principale, e soprattutto non ricordo nemmeno il finale che mi ha dato così fastidio. 
Nonostante ciò, credo sia una storia da leggere sopratutto per gli espedienti tecnici che l'artista ha utilizzato per narrarla, fonte d'ispirazione per chi come me vuole in futuro realizzare una carriera da illustratore/fumettista. 
Voto: 3/5



LE STREGHE - ROALD DAHL

Perla trovata al mercatino: l'ho amato! Non avevo letto nulla di Roahl Dahl prima di questo e sono rimasta davvero colpita e impressionata sopratutto dall'aspetto creepy ma allo stesso tempo "per bambini" che c'è in questo libro.
Di recente ho visto anche il film che ne è stato tratto ed è: UGUALE!! Non avevo mai visto una così bella trasposizione di un libro in un film, assolutamente consigliato! Voglio recuperarmi qualsiasi cosa abbia scritto! 
Voto: 5/5





SPIDERMAN - BRIAN MICHAEL BENDIS




Anche questo piccolo reperto storico è un ritrovamento del mercatino: trattasi dell'edizione speciale, uscita con La Repubblica diversi anni fa, della serie Ultimate, un remake delle prime storie del '62. Mi è piaciuto molto, soprattutto lo stile grafico, che mi ha riportato ad una nostalgia per i fumetti Marvel dei primi anni 2000. Ho la lacrima facile per le storie che meritano particolarmente: non mi sono trattenuta quando è morto lo zio Ben. 
Voto: 5/5











IL BLU E' UN COLORE CALDO - JULIE MAROH


Altro titolo preso in prestito, stavolta da una mia cara amica, e devo dire che avevo aspettative più alte per questo fumetto essendo stato acclamato in lungo e in largo. La storia c'è, è bella, è intensa, ma manca qualcosa. La sceneggiatura lascia a desiderare per tutta una serie di motivi e il finale sembra molto lasciato a sé stesso, lo stile dell'autrice non mi è piaciuto particolarmente, ma c'è da dire che è l'esordio di un'artista emergente quindi ci sta. Anche in questo caso, come per "Lo Scultore", la storia non mi ha lasciato nulla se non una sensazione di "incompiuto". 
Voto: 2/5






CORALINE - NEIL GAIMAN/CRAIG RUSSELL






Premessa, io sono una fan di Neil Gaiman e Coraline l'avrò letto (senza esagerare) dalle 10 alle 12 volte, e il film l'avrò visto altrettante volte se non di più. Questa versione mi è piaciuta si, ma non è altrettanto all'altezza delle altre due versioni. Forse un po' perché ho un'idea diversa di Coraline come personaggio e qui non viene messa in atto alla potenzialità che avrei auspicato e forse un po' perché non ho sentito l'azione e l'ansia che percepisco nelle altre due versioni. Ciononostante ne ho goduto appieno e rimarrà nella mia collezione di grapich novel. 
Voto: 4/5






Ebbene, eccoci arrivati alla fine di quest post fiume sulle mie prime 8 letture del 2019.
Avete letto qualcosa tra questi titoli? Fatemi sapere che cosa ne pensate.

A domenica prossima! :)
Good Bye Homer Simpson GIF - GoodBye HomerSimpson Hiding ...


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