11 luglio 2021

MADAME BOVARY - GUSTAVE FLAUBERT

Buona domenica!

Nel post di oggi vi parlo di una delle letture che ho amato di più in assoluto in quest’anno, forse una delle letture più belle della mia vita fin’ora:
MADAME BOVARY di  GUSTAVE FLAUBERT.


Attenzione, potrebbero esserci spoiler!



Trama: “"Uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza e risucchia nell'abisso l'intero cuore": così intende l'amore la giovane Emma Romuault che, nutrita di sogni romantici, sposa Charles Bovary, un tranquillo medico di campagna. Né la devozione del marito né la maternità placano la sua insoddisfazione e irrequietezza: la vita di provincia le appare meschina. Simbolo di un'insanabile frustrazione sentimentale e sociale, Emma insegue l'amore tra le braccia dei suoi amanti e si indebita per riempire il vuoto della sua anima vivendo al di sopra delle possibilità del marito. Assoluto capolavoro del romanzo moderno, Madame Bovary procurò al suo autore un clamoroso processo per oltraggio alla morale.”



Non trovo le parole giuste per dire quanto mi sia piaciuto questo libro. Ci ho messo la bellezza di 2 mesi giusti per finirlo perché è stata una lettura affascinante ma impegnativa soprattutto per lo stile di scrittura denso di descrizioni super dettagliate su qualsiasi cosa: da i vestiti, ai personaggi secondari, al cibo; un libro pieno che ti trasporta proprio dentro la vita di quegli anni così austeri e due come Emma e Charles potrebbero essere tranquillamente i tuoi vicini di casa. 

Questo libro parla della vita del caro Charles Bovary, un uomo semplice seppure piuttosto benestante. Devoto al suo lavoro di medico e alla famiglia. Un giorno incontra Emma, una contadina dagli occhi neri, bellissima e aggraziata. Tra i due scoppia l'amore come è giusto che sia.

Emma, col matrimonio e la gravidanza, pensava di aver trovato finalmente la felicità che non aveva in campagna ma scopre presto che questa non è la vita che si immaginava. Diventa insofferente, perde completamente interesse per il marito e la figlia, cerca lo sfarzo, la ricchezza e l'amore romantico tutte cose che ormai pensa di aver perso per sempre.

La storia si sviluppa in una vera e propria tragedia in quanto i coniugi Bovary cadranno in disgrazia non solo finanziaria ma anche morale. Assistiamo al vero e proprio decadimento del personaggio di Emma che da semplice contadina pudica e cristiana diventa una moglie infedele che sperpera il denaro per i suoi amanti dimenticandosi completamente anche della sua stessa figlia (personaggio che è ignorato e bistrattato fino all'ultimo, se non altro il simbolo tangibile di un disagio familiare). L'autore è abilissimo nel guidarci in questa spirale di disperazione anche con le ambientazioni e descrizioni che mano a mano diventano sempre più cupe via via che arriviamo alla fine.

Mi è piaciuta moltissimo la figura di Emma, personaggio assolutamente non convenzionale per l'epoca, arrivista e ambiziosa ma mossa sempre da un moto "nobile" come quello di trovare la felicità per sé stessa anche se questo sarà causa della sua stessa rovina. Ho adorato i suoi monologhi, mi hanno toccato veramente tantissimo a livello spirituale, anche perché mi ci ritrovo molto nella sua insofferenza, nel suo cercare sempre il meglio anche quando lo si è raggiunto. Flaubert è magistrale nel raccontare i sentimenti umani, a descrivere così precisamente degli stati d’animo talmente volabili che a volte si provano e non si sa nemmeno come chiamarli.

Dall'altra parte troviamo Charles che è talmente devoto alla moglie da perdonarle le crisi di nervi, le scappatelle e gli amanti. Fa di tutto per accontentarla sebbene questo lo porti a diventare un vile, l'ombra del l'uomo rispettato che fu e, come se non mancasse altro, anche ad essere la causa della morte della sua adorata moglie.

Le ultime pagine sono quelle che mi hanno toccato più profondamente, in cui tutto si racchiude in quella frase, detta proprio da Charles, un uomo dal cuore spezzato abbandonato nel dolore:

“Che fatalità”

Perché è proprio questo il punto. Tutto parte da una fatalità, la stessa che sarà la sua più grande gioia e la sua rovina. Ho avuto i brividi giuro.

Bellissimo, sicuramente una delle letture più belle che ho fatto in vita mia e lo consiglio vivamente a chi ancora non l’ha letto, unica avvertenza, mettetevi comodi perché c’è tanto da leggere e non è sempre scorrevole come lettura, ma ne vale davvero la pena!



L’avete letto? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

10 commenti:

  1. L'ho letto molti anni fa, ai tempi delle medie, e devo dire che seppur originale, lo ttovai pesante. Troppo lungo e articolato per i miei gusti.
    E no, non amo le lunghe sequenze descrittive, né i monologhi.
    Però son felice che tu l'abbia apprezzato. È pur sempre un capolavoro cult.

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    1. Questo secondo me non è per niente un libro adatto a bambini delle medie! E' normale che l'hai trovato pensante, penso che anche io non l'avrei sopportato xD ma soprattutto per tutto il sotto testo che c'è, penso che ci voglia una certa maturità per capirlo ed eventualmente apprezzarlo :)

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  2. Anche io lo lessi parecch anni fa, a scuola. Ero completamente impreparata a quello che mi trovai davanti...

    Da adulta, poi, mi resi di conto di riconoscere la grandezza dell'opera (in generale) di Flaubert, ma ammisi pure che non gratificava il mio gusto personale perché — semplicemente — non amo la scrittura impersonale, di cui l'autore è uno dei massimi esponenti (oserei dire, di ogni tempo).

    Lieta che ti sia piaciuto. Se, oltre ai temi, sei stata positivamente colpita anche dallo stile, potrebbe piacerti Tre racconti, un po' la summa della poetica di Flaubert.

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    1. Grazie mille per il consiglio :) Si penso sia un fatto molto di gusti, è un tipo di scrittura in cui io mi ritrovo molto devo dire e penso sia per quello che mi sia piaciuto tanto!

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  3. Ho letto il libro alcuni anni fa, non me lo ricordo bene ma mi era piaciuto. Ciao

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  4. Se non ricordo male, ho sempre letto in giro che la figura di Charles non è molto amata, mentre quella di Emma risulta arrivista e calcolatrice.
    Ma da come ne parli, caspiterina, sembra un classico imperdibile.
    Davvero convincente e bella la tua recensione! <3

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    1. Io capisco chi la vede così perchè effettivamente l'autore fa del suo peggio con questi due personaggi, ma io li amati tantissimo proprio perchè sono persone vere, le puoi quasi toccare dalla descrizione che ne fa, e soprattutto hanno dei caratteri complessi ed è una cosa che amo nei libri (e fin'ora solo nei classici ho trovato sempre questa soddisfazione).
      Grazie :D sono contenta che ti sia piaciuta! Se ti capita di leggerlo fammi sapere!!

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  5. Io devo assolutamente riprendere in mano i romanzi francesi di quel periodo, perché quando li ho letti andavo a scuola e la mia professoressa di francese era riuscita nell'impresa di farmeli odiare. Vedere tanto amore sia nella tua recensione che nei commenti mi fa capire che probabilmente la via visione è fallata

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    1. Anche io sto rivalutando ora tutta la letteratura che mi hanno fatto studiare alle superiori e devo dire che è tutta un'altra cosa! E' bellissimo leggere un testo e farsi un'idea propria senza avere nessuno che "t'imbocchi" una versione già preparata!
      Nel caso di questo libro secondo me si possono trovare spunti validi anche se magari non è di nostro gusto, per quello lo consiglio tantissimo e sono contenta che sia passato il mio amore per questa lettura perchè davvero l'ho amata tantissimo! :D

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