01 febbraio 2021

SIGNORI BAMBINI - DANIEL PENNAC

Buon lunedì!

La pubblicazione della domenica è slittata di un giorno perché ho avuto un weekend impegnativo e la settimana appena finita non ho avuto modo di schedulare un post. Ad ogni modo eccoci qui con un nuovo post a tema letture!

Oggi vi parlo un po’ del libro “Signori Bambini” Di Daniel Pennac, in edizione economica Feltrinelli, l’unico libro che, ahimè, sono riuscita a leggere a gennaio.

Non sarà una vera e propria recensione, ce ne sono miliardi in giro per il web, ma vi darò brevemente il mio modesto parere a riguardo. Attenzione, potrebbero esserci spoiler.

Trama: "Il professore Craistang, professore di francese a Belleville, scopre tre dei suoi allievi, Igor Laforgue, Joseph Pritsky e Nourdine Kader, che fanno girare un disegno che recita: Crastaing farabutto pagherai caro pagherai tutto. Il professore offeso, dà loro una punizione, per il giorno successivo dovranno svolgere un tema: Una mattina ti svegli e ti accorgi che, durante la notte, sei stato trasformato in adulto. In preda al panico, ti precipiti in camera dei tuoi genitori. Loro sono stati trasformati in bambini. Racconta il seguito. Una volta svolto il tema, i tre amici si accorgono che è diventato realtà: in una contraddittoria Belleville contemporanea i tre riusciranno a scoprire cosa rende così severo e irritabile il loro prof, e, grazie all'aiuto di Yolande, una navigata prostituta e dello stesso Crastaing, ritroveranno un po' della felicità perduta con la morte del padre di Igor, che è la voce narrante."

Inizio col dire che questo libro viene targettizzato come libro per ragazzi ma personalmente non sono d’accordo. È un libro fin troppo maturo per essere apprezzato da bambini o ragazzi, io stessa credo di averlo letto alle medie ma non ricordavo niente di questo libro finché non ho cominciato a leggerlo.

Siamo a Parigi e assistiamo alla contrapposizione definitiva tra infanzia e età adulta: 3 ragazzini che si comportano da adulti e adulti che invece si credono dei ragazzini e questa situazione, inizialmente solo metaforica, diventa incredibilmente vera. E così questi “signori bambini” dovranno occuparsi dei loro stessi genitori trasformati in bimbi (consapevoli o meno non è dato saperlo) e di un prof a cui l’infanzia è stata negata inesorabilmente.

È un libro che mi ha fatto tanto riflettere, anche per questo credo di averci messo più del dovuto a finire di leggerlo. Mi ha fatto tornare nostalgia della mia infanzia, mi ha fatto ricordare della bambina che è in me e da cui dovrei prendere ispirazione più spesso.

L’autore con questo libro ha voluto ricordare ai lettori più grandi cosa sia significato crescere, superare le proprie paure, rendersi conto di come e quanto la nostra infanzia ci renda le persone adulte che siamo oggi e di cui mai dovremmo dimenticare.

Lo stile dell’autore è molto colloquiale e poetico allo stesso tempo, caratteristica che associo quasi sempre agli scrittori e cineasta francesi: arrivano dritti al punto ma con una delicatezza che non ho mai trovato da nessun altra parte fin’ora. Mi sono immersa totalmente nella storia e mi sembrava di assistere alle vicende in prima persona, mi sono affezionata ad ogni singolo personaggio come se li conoscessi davvero.

È stata una lettura davvero bella per me, capitata in un certo senso al momento giusto, e onestamente la consiglio se avete bisogno di leggere qualcosa di leggero e divertente ma toccante allo stesso tempo.

Lo avete letto? Che ne pensate? Fatemelo sapere!

A domenica prossima!

(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

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