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02 maggio 2021

IRIS: FIORI DI CENERE - MAURIZIO TEMPORIN

Buona domenica!

Come avete visto dal titolo oggi si parla di libri! In particolare di un libro, una lettura fatta a cavallo tra marzo e aprile, che purtroppo, devo dire, si è rivelata una mezza delusione.

Trama: “Ha 17 anni, frequenta la scuola e pochi amici scelti. Una ragazza come tante, almeno in apparenza. Una fiaschetta l'accompagna: non è alcol ma caffè, perché la stranezza più grande di Thara è che non riesce a tenersi sveglia per tutto l'arco della giornata e si sente in forza soltanto all'alba e al crepuscolo. La sua vita si dipana tra le rivalità scolastiche e la voragine comunicativa con la madre. Finché un giorno, cercando di rubare dal giardino di una villetta misteriosa un iris, cade in un sonno profondo e si risveglia in una realtà di cenere. Da quel momento Thara diventa Iris e scopre cosa vuole dire essere una Crepuscolare, figlia di terrestre e di un Nocturno. Una saga urban, una nuova eroina, un nuovo incredibile mondo parallelo. Non un fantasy, ma un'incursione nei mondi possibili.”



In poche parole: questo libro mi ha infastidito.

Passi per gli errori di stampa, passi per le scene sdolcinate assolutamente non necessarie, passi anche per le incongruenze generali della trama ma la cosa su cui non posso proprio sorpassare è la protagonista insopportabile. È stupida come un comodino, egocentrica e talmente ingenua che si trova davanti il cattivo (cattivo cattivo eh tipo che ammazza un sacco di gente ed è pure mitomane - ho apprezzato le scene splatter però) e lo giustifica!!! Cade a pera cotta per ogni paio di occhi dolci che gli capitano davanti, ovviamente dopo si rende conto di aver fatto un casino e le prende una crisi, com'è giusto che sia, ma si poteva facilmente evitare se ci fosse stato un personaggio meno incompetente come protagonista. Inoltre, una cosa che proprio non mi è piaciuta ma che a quanto ho capito è comune negli young adult, i discorsi “finto-profondo” : la protagonista a tratti si esprime a monosillabi e poi tira fuori dei discorsi assolutamente costruiti che nessuno, a quell’età soprattutto, si sognerebbe di dire o di pensare.

Un altro paio di cose che fanno scendere di qualità questo libro sono:

  1. Ci viene detto che la protagonista soffre di narcolessia, questa cosa dura all’incirca un paio di capitoli perché poi lo scrittore se ne scorda completamente quindi questa malattia viene usata solo come pretesto a scopo di trama
  2. La protagonista ha gli occhi viola, e quasi in ogni singolo capitolo ci viene ricordato di questo fatto. Perché insistere così tanto? Bastava farlo presente una volta!! Insopportabile.
  3. Per apprezzare questo libro bisogna fare un grande sforzo di "sospensione della realtà" perché altrimenti vedremmo soltanto scene e dinamiche che non tornano a livello di trama.

Il problema è che la premessa è davvero bella e il world building più il mistero  da svelare è super affascinante e originale, mi sembrava di rivivere un sogno che ho fatto tanto tempo fa. Non riuscivo a smettere di leggere nonostante il tutto sia raccontato in prima persona dalla nostra amata. Se si fosse guardato un po' di più ai personaggi e ai dettagli, un po' meno alla storia "d'amore", e si fosse puntato ad un fantasy piuttosto che a uno YA sarebbe venuta fuori una grandissima storia, pensare al potenziale sprecato mi fa salire una gran rabbia. Sta di fatto, che questo è il primo di una trilogia e sono combattuta internamente perché a sto punto vorrei sapere come va a finire anche se questo libro termina senza necessità leggere il continuo.

Insomma, che fare?

p.s questo libro perde punti anche per la copertina che seppure sbrilluccicosa, è davvero inquietante.


Avete letto questo libro? Che ne pensate? Dovrei continuare la saga? Fatemi sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

25 aprile 2021

5 SERIE TV CHE HO ABBANDONATO

Buona domenica!

Oggi parliamo di serie tv, in particolare serie tv che non mi sono piaciute per niente e che ho abbandonato dopo pochi episodi o una stagione al massimo. Io sono una persona piuttosto ragionevole, e in genere mi piace tutto quello che vedo solo che se una storia non mi prende entro i primi episodi non riesco a finirla.

Baby ( 2018 )

Trama: “Chiara e Ludovica sono due ragazze adolescenti della Roma Bene, risiedono nel quartiere dei Parioli e frequentano il liceo privato Carlo Collodi. La loro vita, apparentemente perfetta, cela in realtà un'oscura esistenza fatta di insicurezze, paure, pressioni da amici e familiari che porteranno le due problematiche ragazze ad entrare in contatto con le persone sbagliate, finendo nel giro della prostituzione.”

Ho visto la prima stagione e l’ho trovata… meh. Non mi ha colpito e non mi ha appassionato. I personaggi erano piattissimi e le interpretazioni degli attori erano piuttosto scialbe. Ma io ho un problema con i film e le serie tv made in italy.




13 reason why (2017)

Trama: “La storia ruota attorno alle vicende che seguono il suicidio dell'adolescente Hannah Baker, la quale ha registrato i tredici motivi che l'hanno spinta a togliersi la vita; per spostarsi nelle successive stagioni sulle vicende dei ragazzi della Liberty High.” 
Onestamente, c’era bisogno di continuare fino alla quarta stagione? Io ho visto la prima, che tra parentesi mi ha colpito molto e mi ha turbato tantissimo, ma le altre tre stagioni esattamente a cosa servono? La storia di Hannah si esaurisce nella prima, degli altri personaggi mi interessava poco o nulla quindi non ho continuato.




You me her (2016)

Trama: “Jack ed Emma sono una coppia sposata che vive nella periferia di Portland e, ormai da qualche tempo, hanno perso la passione. La loro vita di coppia cambierà totalmente con l'arrivo di Izzy, una studentessa universitaria che lavora come escort, con la quale inizieranno una relazione a tre.” 
Noiosa. Non ho finito nemmeno la prima stagione, piuttosto squallida come serie e come personaggi. Non è una gran bella rappresentazione delle relazioni poliamorose secondo me.






Stranger things (2016)

Trama: “Ambientata negli anni ottanta nella città di Hawkins, nell'Indiana, e in parte nel mondo del "Sottosopra", la serie, è incentrata sulla misteriosa sparizione di un bambino di nome Will e sulla comparsa di Undici, una bambina dai capelli rasati dotata di strani poteri soprannaturali, fuggita da un laboratorio segreto, l'Hawkins National Laboratory. Quasi tutti gli eventi che accadono nel corso della vicenda sono strettamente connessi al Sottosopra, un'oscura "dimensione parallela" al nostro mondo, popolata da creature mostruose.” 
Visto solo le prime due stagioni. La prima molto carina, la seconda non mi ha preso per niente. Diciamo che non è il mio genere e che non vale tutto l’hype che gli hanno dato secondo me. Mi sembra una cosa già vista più che altro.



Rick & morty (2013)

Trama: “Rick è uno scienziato che si è trasferito dalla famiglia di sua figlia Beth, una cardiochirurga per cavalli. Passa la maggior parte del suo tempo inventando vari gadget high-tech e portando con sé il giovane nipote Morty - e successivamente anche la nipote Summer - in pericolose e fantastiche avventure attraverso il loro e altri universi paralleli, alla scoperta degli orrori e delle meraviglie che li popolano.”

Abbandonata dopo non so quante stagioni. Ci sono alcune puntate che sono molto belle ma il resto è tutto un susseguirsi di nonsense che onestamente non mi fa ridere per niente, ma credo sia un mio limite perché non lo capisco come tipo di humor.




Ne avrei altre abbandonate, che mi tengo per un prossimo post!

Ne avete vista qualcuna? Le avete terminate a differenza mia? Qual è una serie tv che proprio non siete riusciti a finire? Fatemi sapere!


A domenica prossima!

(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

14 marzo 2021

L'OCCHIO DEL LUPO - DANIEL PENNAC

Buona domenica!

Oggi terminiamo il mio tour delle letture di febbraio con quella che è stata l’ultima lettura del mese! Inoltre vi anticipo anche che è stata deludente :(

Come sempre, ricordo che sono solo le mie modeste opinioni con cui potete benissimo non essere d’accordo e ne possiamo sempre discutere insieme nei commenti!

Oggi vi parlo de L’OCCHIO DEL LUPO DI DANIEL PENNAC, edito da Salani per la collana Gli Istrici d’oro. La prima edizione è del 1984.

Trama: “In uno zoo, un ragazzo si sofferma affascinato davanti alla gabbia di un lupo e, siccome l'animale ha soltanto un occhio, anche il ragazzo, con estrema sensibilità, tiene chiuso uno dei suoi. Questo colpisce il lupo che, per la prima volta, supera l'atavica diffidenza nei confronti degli esseri umani e decide di raccontare al ragazzo la sua storia, tutta vissuta sullo sfondo di paesaggi nevosi e cacce solitarie. Anche il ragazzo si confida col lupo e gli parla delle tre Afriche per cui è passato, quella Gialla, quella Grigia e quella Verde: l'Africa dei deserti, L'Africa delle savane e l'Africa equatoriale delle foreste.”

Purtroppo, per quanto mi riguarda, questa lettura passerà in altre mani dato che non mi è piaciuta per niente.



Il libro fondamentalmente si divide in due: la storia del lupo e la storia del ragazzo. La prima parte dedicata alla storia del lupo mi è piaciuta molto e l’ho trovata toccante anche perché è molto verosimile a quello che è, purtroppo, il destino di molti animali che vengono tolti dal proprio habitat naturale ingiustamente. Questa prima parte è anche raccontata in modo chiaro, semplice e scorrevole il tutto condito da illustrazioni carine (che ovviamente ci sono per tutto il libro).

A partire dalla seconda parte però, tutto comincia ad essere piuttosto confuso: è quasi come se l’autore cambiasse registro. Il ragazzo racconta la sua storia al lupo, in maniera “telepatica” attraverso il proprio sguardo, e quello che viene spiegato non è spiegato molto bene tant’è che c’è una parte che ho dovuto rileggere un paio di volte per cercare di capire, senza successo, se due personaggi secondari fossero due oranghi o due persone. Anche la parte dove viene spiegato come il protagonista arriva nella nuova città è molto frastagliata e sbrigativa.

Per non parlare del finale, che mi ha veramente deluso.

Questo libro è indicato per bambini dagli 8 anni in su ma onestamente non lo farei leggere a nessuno considerato che alla fine non c’è nessuna morale, nessun lieto fine; il lupo rimane in gabbia e il bambino rimane comunque solo in mezzo agli animali. L’unica cosa che ho colto è forse un appunto sul riscaldamento globale, lo sfruttamento minorile e il bracconaggio, temi che comunque un bambino così piccolo non coglierebbe da solo. In sostanza , mi ha lasciato un senso di tristezza e basta.

Avendo letto da poco “Signori Bambini” sempre dello stesso autore mi aspettavo qualcos’altro ma evidentemente prima di scrivere questo libro deve aver mangiato qualcosa di pesante e bevuto un po’ troppo vino a pranzo.

Anche questo libro faceva parte del “progetto smaltimento libreria” e, come dicevo all’inizio, credo proprio che me ne sbarazzerò perché oltre ad averlo letto una volta senza ricordarne nulla (almeno 10 anni fa) l’ho letto una seconda e vorrei non averlo fatto.

Tra l'altro voglio appuntare che dei 3 libri che avevo dell'autore (Kamo l'idea del secolo, Signori Bambini, L'occhio del lupo) solo uno si è salvato! Mi sa che non è proprio il mio autore. 

(il perché abbia tutti questi libri suoi in casa rimane un mistero)

Voi lo avete letto? Che ne pensate? Fatemelo sapere!

A domenica prossima!

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                            (foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

27 dicembre 2020

RECAP: 2020 READING CHALLENGE - LETTURE FLOP

Buona domenica e buone feste!

Eccomi di nuovo con un post dedicato alle mie letture del 2020, in questo caso valutiamo i FLOP che mi sono capitati sotto mano quest’anno. Devo dire che questo è stato un anno positivo perché dopotutto ho avuto la possibilità di spaziare parecchio fra le letture quindi mi sono ritrovata una lista piuttosto variegata di titoli, sia belli che meno belli (sempre secondo me!!).


Disclaimer: a quanto pare la maggior parte dei titoli che per me hanno floppato fanno parte della casa editrice NPE, ci tengo a precisare che è solo un caso e non una velata critica alla casa editrice!

LA MOGLIE PERFETTA – B. Pierce

Trama: “L’apprendista in profilazione criminale (e neo sposa) Jessie Hunt, 29 anni, scopre torbidi segreti che stanno annidati nella sua nuova cittadina di provincia. Quando viene ritrovato un cadavere, Jessie si trova incastrata trai suoi nuovi amici, i segreti di suo marito, il carico di lavoro del suo serial killer… e i segreti del suo stesso oscuro passato.”

Questo libro l’ho letto in ebook, comprato in offerta su amazon kindle, inizialmente la storia mi è sembrata super avvincente, ero veramente presa dallo stile di scrittura e in generale dalla trama thriller ma purtroppo da circa metà libro c’è un vero e proprio decadimento di trama: incominciano a succedere cose totalmente random, il “cattivo” si rivela essere un personaggio che sinceramente non avrebbe dovuto essere. Gli accadimenti che capitano in sostanza succedono perché devono succedere, non c’è contenuto e tanto meno sostanza. La protagonista è una tosta ma risulta sprecata perché poi di fatto non si arriva da nessuna parte. Nonostante tutto devo dire che questo libro si regge tutto sullo stile dell’autore che risulta scorrevole e leggero, ti fa venire voglia di continuare a leggere nonostante tutto. Trattasi del primo libro di una saga che purtroppo, per me, finisce qui. Voto: 3/5 


CHEESE – Zuzu (Coconino Press)

Trama: “Cheese è la storia dell’amicizia tra ZUZU, Dario e Riccardo. Gli innamoramenti folli, la noia delle giornate in periferia e gli entusiasmi immotivati, la voglia di sbranare il mondo, il difficile rapporto col proprio corpo e l’anoressia, le risate demenziali e le prime vere lacrime. La storia di un trio, un ecosistema chiuso, un’isola rifugio dalle cui sponde osservare e sfidare l’infinito mare di possibilità e pericoli dell’età adulta. Ciascuno a suo modo, ZUZU e gli amici cercano il coraggio di rischiare, di buttarsi, di provare a realizzare i propri sogni. E quando arriva il momento di vivere un’avventura e intraprendere il viaggio fino a Brentonico, paese di quattromila anime in provincia di Trento, per partecipare alla tradizionale gara del formaggio rotolante sul pendio della montagna, i tre affronteranno la sfida con la gravità e l’impegno degli atti più solenni. Perfettamente equipaggiati di caschi, ginocchiere e buffe camicette, ZUZU, Dario e Riccardo si preparano a rotolare contenti verso il loro destino. Cosa vedranno in fondo alla collina?”

Questa Graphic Novel l’ho letta online gratuitamente sul sito della coconino durante il lock-down di marzo grazie ad una promozione che stavano facendo lì per lì. Ero indecisa se acquistare il volume fisico e quindi l’ho letta prima online e devo dire che ho fatto bene perché sinceramente non rientra nelle mie corde. Sebbene lo stile grafico mi piaccia molto e in generale mi rendo conto del livello di questo tipo di opera, la narrazione e la storia mi ha lasciato piuttosto delusa ma credo sia un mio limite perché questo genere di storie a fumetti, che tendono all’autobiografico/autoreferenziale non mi dicono nulla (a meno che non trattino di qualcosa che fa parte anche della mia esperienza). In sostanza non mi ha fatto né caldo né freddo e ora come ora non ricordo quasi niente di quello che ho letto. Voto: 4/5


VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA – C. Napoli, M. Lirini (NPE)

Trama: “Dal romanzo fantastico di Jules Verne – precursore della fantascienza e del topos del “mondo perduto” – uno straordinario viaggio a fumetti nelle profondità del mondo. Il professore di mineralogia Otto Lidenbrock rinviene una pergamena scritta in caratteri runici: sono le indicazioni per raggiungere il centro della Terra attraverso un vulcano… Un viaggio ricco di avventura e colpi di scena, tra creature preistoriche ancora vive nei meandri della Terra, fiumi di lava, mostri e mari sotterranei! Dal romanzo fantastico di Jules Verne – precursore della fantascienza e del topos del “mondo perduto” – uno straordinario viaggio a fumetti nelle profondità del mondo. Il professore di mineralogia Otto Lidenbrock rinviene una pergamena scritta in caratteri runici: sono le indicazioni per raggiungere il centro della Terra attraverso un vulcano…"


Questo fumetto credo sia quello che mi ha deluso più di tutti quelli che ho letto quest'anno. La copertina è bellissima, le premesse pure (adoro Verne) ma quando poi sono andata ad aprirlo… è stato un colpo al cuore. 
La copertina è coloratissima e sgargiante mentre dentro è in bianco e nero, lo stile del disegnatore è anche carino però non è coerente infatti le prime pagine risultano essere molto più belle delle ultime che risultano scarne e ridotte ai minimi termini per quanto riguarda i dettagli. La storia rivisitata ci sta ma non ha niente a che fare con il libro di Verne. Onestamente lo sconsiglio perché, io l’ho ricevuto in regalo con una promozione della casa editrice, ma di certo se ci avessi speso anche dei soldi ci sarei rimasta davvero male. 

Voto: 3/5

 


LA STORIA DELLA MUSICA POP A FUMETTI – E. Rizzi (NPE)


Trama: “Prince, Amy Winehouse, ma anche Rihanna, Miley Cyrus, Justin Bieber… sono tutte pop-star presenti in questo volume ed elencate nella quarta di copertina, così il fan può decidere l’acquisto o meno in un attimo a colpo d’occhio. Ogni pop-star trova all’interno una biografia di due pagine, dove viene ritratto con uno stile estremamente realistico in tutte le sue pose e costumi che più hanno fatto la storia. Questi disegni si alternano con brevi e succose biografie.”

 

Altro fumetto che mi ha lasciato molto interdetta: le premesse sono interessanti, tutto sommato anche le illustrazioni ma il tono con cui vengono raccontate le storie dei vari artisti non mi è piaciuto per niente. Quando si tratta di raccontare storie di artisti UOMINI l’autore non sembra esprimere giudizi negativi, ma anzi, li dipinge come star tormentate e profondamente segnate dalla vita mentre quando si tratta di artiste DONNE partono dei commenti sessisti che mi hanno fatto storcere non poco il naso, in pratica star come Madonna, Britney Spears, Amy Winehouse e compagnia sono delle poco di buono che non sanno gestire la propria carriera. Io sono rimasta abbastanza scioccata e appena finito di leggerlo l’ho messo insieme ai libri da donare perché onestamente non voglio una roba del genere nella mia libreria. Assolutamente sconsigliato (anche questo ricevuto in omaggio). Voto: 1/5

 

 

LA CENA – E. Koch (Beat)


Trama “Due coppie sono a cena in un ristorante di lusso. Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l'argomento per il quale si sono incontrati: il futuro dei loro figli. Due coppie di genitori per bene durante una cena in un bel ristorante. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli?”

Ci ho messo mesi a finirlo perché la trama è davvero lenta per i miei gusti e anche se i colpi di scena non mancano devo dire che non mi ha colpito e non mi ha lasciato nulla. Una storia che tutto sommato può essere fin troppo verosimile, ma che di fatto non analizza il problema alla radice, che non condanna e non perdona il comportamento immorale di un figlio che ha evidenti problemi. Il protagonista che guarda tutto dall’esterno come se lui in primis non fosse coinvolto. Non saprei, è un libro inconcludente per me ma comunque mi azzardo a dire che lo consiglio perché credo che lo stile dell’autore meriti un’occasione, magari è solo che non è il mio genere. Voto: 2/5



BRIGITTE – S. Fantelli, E. Chiappini (NPE)


Trama: “Brigitte è una zombie di 17 anni. Sembra una ragazza come tante; nessuno sa che se le si stacca un pezzo se lo ricuce lei stessa o che, se le cade un occhio, può rimetterselo in orbita”.

 

Allora questo libro è brutto. Io non sono né un’esperta né una scrittrice né nulla però è brutto. La trama sarebbe anche carina in realtà, alla fine è il classico “viaggio dell’eroe” in cui la protagonista deve scoprire il suo mistero e devo dire che sotto questo punto di vista tutto torna alla fine e anche in modo piuttosto coerente. Ma c’è un MA. La storia è narrata in prima persona dalla protagonista diciassettenne e io vorrei sollevare una questione che riguarda il fatto che molto spesso nei libri young adult o in generale nei libri con un target middle grade o su di lì gli scrittori (spesso, ho notato, uomini) tendono a rappresentare le ragazze giovani come tipe un po’ stereotipate. Lo stereotipo della nostra protagonista è “l’emo”. E’ la classica tipa alternativa che andava di moda ai miei tempi: magliette nere con loghi di band, calze a righe, jeans a vita bassa strappati, i capelli lunghi e colorati sempre in mezzo agli occhi.  Questo è un libro del 2018, le mode si sono evolute dal 2008 e trovare un personaggio del genere, con un carattere fin troppo superficiale e svampito per una ragazza di 17 anni che parla per citazioni, frasi fatte e termini davvero troppo fuori tempo massimo che non si rende minimamente conto della situazione assurda in cui si trova (è letteralmente morta e risorta) mi ha messo un po’ a disagio e quindi tutto il resto è passato inevitabilmente in secondo piano. Io mi rendo conto che non è un libro per me, questo libro dovrebbe essere indicato a chi ha la metà dei miei anni, però onestamente non lo farei leggere a qualcuno più giovane di me. Non lo farei leggere a nessuno in generale. Unici punti positivi: le illustrazioni e i testi delle canzoni all'inizio di ogni capitolo. Probabilmente il libro più brutto che ho letto quest’anno. Voto: 2/5

 

 

TIME BREAKERS – R. Pollack, C. Weston (NPE)


Trama: “Abbiamo visto centinaia di film e di serie tv nelle quali i protagonisti si davano un gran daffare per evitare i cosiddetti paradossi temporali. In Time Breakers invece è tutto l’opposto: è stato scoperto che la trama stessa dell’universo è fatta di paradossi temporali e per andare avanti è necessario che altri paradossi sorgano con frequenza. Per questo i protagonisti del volume devono “rompere il tempo”, creare degli episodi sbagliati, modificare il passato, eccetera. Così uomini dell’antica Roma si trovano a convivere con le armi da fuoco ed aerei sorvolano l’India dei tempi di Buddha."

Purtroppo questo fumetto è rientrato tra i flop ma per un semplice motivo: io ho un problema con le storie che parlano di viaggi nel tempo.

Lo stile grafico dell’autore mi è piaciuto molto, anche gli espedienti narrativi che ha usato nelle tavole e per questo credo che rimarrà nella mia collezione, però per quanto riguarda la trama personalmente l’ho trovata molto confusionaria e non sono riuscita a capirla/seguirla fino in fondo ma mi rendo conto che è un mio limite e per questo lo consiglio vivamente agli appassionati di storie futuristiche con finali inaspettati e contorti. Lo ritengo un fumetto molto valido nonostante non si sia rivelato nelle mie corde!

Voto: 2/5



Ebbene, eccoci arrivati alla fine della seconda e ultima parte riguardante le mie letture del 2020.

Qual è stato il libro più brutto che avete letto quest’anno? Fatemi sapere se avete letto uno di questi libri e cosa ne pensate!

 

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)