09 ottobre 2022

IL DUCA E IO - JULIA QUINN | RECENSIONE

Buona domenica!


Che bello tornare su questi schermi! Mi siete mancati moltissimo! Mi dispiace per questa assenza “forzata” ma sono davvero felice di essere stata in grado di superare, a grandi linee, il problema di cui ho accennato nel post precedente! Mi sono portata avanti anche con altre recensioni che vedrete nel corso delle settimane (e spero mesi se riesco ad essere in grado di organizzarmi, incrocio le dita).

Come già deciso nei mesi precedenti per ora vedrete solo post di recensioni di libri e fumetti per un bel po' almeno, anche perché ne ho accumulati parecchi nel corso di questo anno. La pubblicazione variegata riprenderà a data da destinarsi, ormai penso ad anno nuovo inoltrato se tutto va bene ma comunque personalmente sono già felice così ;)


Ma bando alle ciance e iniziamo subito con questa recensione per la quale sono in ritardo di quasi un anno!! Infatti questo è l'ultimo libro che ho letto del 2021.


Il libro in questione è IL DUCA E IO di JULIA QUINN.


Traduttore
: Milena Fiumali

Editore: Mondadori

Collana: Oscar besteller

Anno edizione: 2020

Formato: Tascabile

Pagine: 341

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Trama: "Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d'Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell'alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d'anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del "mercato matrimoniale", Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento."


Allora, metto le mani avanti e dico che non sarò gentile in questa recensione.

Infatti è un libro che non mi è piaciuto quasi per niente. Purtroppo ho veramente poche cose positive da dire a riguardo.

Se a voi è piaciuto il libro nessun problema! Sono solo le mie modeste considerazioni personali :)


Questo è il primo volume di una saga, ovvero la famosa saga Bridgerton, da cui è stata tratta anche una serie tv che potete trovare su Netflix, vi anticipo già che per me la trasposizione televisiva è cento volte meglio. Ho preso questo libro con la curiosità nel vedere se la serie che ne è stata tratta fosse all'altezza del cartaceo e mi trovo a scoprire che in realtà è tutto al contrario. 

Quello che vediamo su schermo è un miglioramento sostanziale della storia che troviamo tra le pagine.


Ma iniziamo con ordine:


Qui c’è la classica trope “enemies to lovers” che io adoro se sviluppata in modo arguto e ovviamente qui è tutto talmente blando che anche le scene che dovrebbero essere osé sono descritte e raccontate così male che l’immedesimazione è impossibile (quindi diciamo che lo sviluppo relazionale tra i personaggi non è divertente nemmeno in quel senso).


In questo libro vengono introdotti molti personaggi ma quelli che recitano per tutto il tempo sono sempre i soliti 4 o 5 il che è veramente un peccato se penso alla serie tv dove c’è un personaggio tanto arguto e interessante come Eloise e in questo libro viene nominata appena e ovviamente non ha alcuna valenza nella storia né tantomeno il carattere di quella della serie tv.


Tutto gira intorno a Daphne e Simon, due personaggi che dovrebbero essere accattivanti ma che in realtà hanno lo spessore di un tappetino da doccia. Sfortunatamente non mi sono ritrovata a tifare per loro due o anche solo a sciogliermi per la loro storia d’amore (che francamente sembra abbastanza una farsa ma andiamo avanti).


Parliamo dunque dello stile di scrittura dell’autrice. Questo dovrebbe essere una fiction storica ma vi assicuro che di storico ha solo l’alone. All’inizio del romanzo l’autrice cerca di esprimersi come in un romanzo di Jane Austen, prova, invano, a mantenere uno linguaggio “aulico” degno del tempo in cui è ambientato il romanzo, ma purtroppo, verso il finale questa cosa scompare completamente tanto che se non fosse stato per quelle poche descrizioni iniziali delle ambientazioni non avrei saputo dire in che epoca fosse ambientato. Infatti quello che manca di più qui oltre ad una trama avvincente è proprio il world building, cose in cui anche qui, gli adattatori della serie tv si sono superati.


In sostanza, mi chiedo come abbia fatto questa autrice a pubblicare una saga di ben 8 libri. Personalmente ho fatto una gran fatica ad arrivare alla fine di queste 340 pagine.


Inoltre c’è un’aggiunta assolutamente non necessaria alla fine di questo libro ovvero, un epilogo il quale è preceduto da una prefazione dell’autrice che ci avverte che le pagine che seguono sono state scritte per soddisfare i fan che sentivano la necessità di una conclusione e di vedere come sarebbe andata a finire tra i due protagonisti 20 anni nel futuro, cosa di cui l’autrice non sentiva bisogno ma alla fine dei conti è il fanservice che le paga le bollette evidentemente (niente di male in questo, per carità!) personalmente però ritengo che sia stata una scelta molto cheap, soprattutto la spiegazione antecedente a questo epilogo era veramente necessaria? Avrei preferito un epilogo classico e basta a questo punto, anche se onestamente se ne fa volentieri a meno in generale.


Infine, come avete potuto intuire il mio giudizio in merito è piuttosto negativo, le uniche note positive sono che è un libro che si fa leggere, quindi ottimo per staccare il cervello senza grosse pretese, però ecco non aspettatevi di provare chissà quali emozioni leggendolo. Per me è un libro piatto, facilmente dimenticabile e abbastanza mediocre.



Lo consiglio? Non necessariamente. Sicuramente però vi consiglio la serie tv se vi piace il genere regency e gli intrighi romantici.


Ebbene eccoci arrivati alla fine di questa recensione! Ammetto che mi sento un po’ arrugginita ma spero di riprendere a pieni giri! :)


Avete letto questo libro o avete visto la serie tv? Che ne pensate? Fatemi sapere! 


A domenica prossima!


by Night Cruising


 (foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

8 commenti:

  1. Ciao, ma che piacere sapere che stai meglio. Sono proprio contenta di leggerti di nuovo, questo post proprio una bella sorpresa. Non ho ancora visto la serie ma so che è molto bella. Mi dispiace molto per questa lettura, è uno di quei casi in cui la trasposizione supera l'originale. Mi sa che visto che già i romanzi non mi attiravano eviterò di leggerli. Bellissima recensione e bentornata❤️

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    1. Grazie <3 Si personalmente ti consiglio di evitarli, per me è stata abbastanza una perdita di tempo :/ La serie tv al contrario l'ho trovata appassionante, ovviamente se ti piace il genere! Se la vedrai fammi sapere che ne pensi :)

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  2. Ben tornata e in bocca al lupo per tutto.

    La saga dei Bridgerton, nella sua versione a stampa, è piuttosto datata. I primi libri uscirono agli inizi degli anni Duemila. Si inserivano nel filone romance a sfondo storico, in cui la storia era più che altro l'immagine abbozzata di una cartolina sullo sfondo. Libri che potevano intrattenere un pubblico che aveva voglia di romanticismo senza troppi drammi.

    Mi capitò di leggere parecchio all'interno di quel filone, non solo di Julia Quinn, ma anche di Mary Balogh e Nicola Cornick, giusto per nominarne due. Mi reglavano qualche ora di piacevole distrazione e li preferivo ai gialli senza grandi pretese che si trovavano allora, così come si trovano oggi, in commercio.

    No ho visto la serie Netflix, ma è uno di quei casi per cui, se si affrontano i libri, è meglio essere pienamente consapevoli del genere che si sta per leggere.

    Ti consiglio i regency di Georgette Heyer, se vuoi delle commedy of manner a sfondo romantico più storicamente accurate.

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    1. Per quanto riguarda la Heyer, i suoi romanzi non solo sono più storicamente accurati, ma i suoi personaggi sono davvero bene delineati.

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    2. Grazie e crepi <3 Mi sono segnata tutti i nomi che mi hai scritto! Il genere mi piace un sacco perché è proprio tranquillo e leggero perfetto per staccare! Peccato che con questo libro ho avuto l'effetto contrario xD Mi rendo conto che non è facile però trovare dei libri scritti davvero bene per il romance in generale? Non so, è una mia impressione ma ne ho letti davvero pochi carini ben scritti!

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  3. Ciao Nicole, bentornata !!! Mi fa piacere leggere una tua nuova recensione. Io non conosco la Saga dei Bridgerton , non credo proprio che la leggerò. Sto leggendo "Fiore blu" di Martina Sahler, molto bello, ho già comprato anche il seguito.. Ciaooo

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    1. Grazie mille <3 Ti sta piacendo?? Non lo conosco né libro né autrice ma per ora che ne pensi? :) Grazie per essere passata!

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  4. Molto bello "Fiore blu", ora ho già iniziato il seguito "Dalia rossa" , peccato che il terzio e ultimo libro della trilogia "Gelsomino bianco" non è ancora uscito. Andrà a finire che, quando uscirà, non mi ricorderò più i primi due !! Ciao

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