22 gennaio 2023

DUE - Irène Némirovsky | RECENSIONE

Buona domenica!


Nuovo giro nuova recensione, oggi parliamo di Due di Irène Némirovsky.


"Chi meglio della signora Némirovsky, e con un'arma più affilata, ha saputo scrutare l'anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?" scrisse, all'uscita di questo libro, il critico Pierre Loewel. Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando "il lato sordido" della vita, soffocando "la paura dell'ombra". Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda - "Come avviene, nel matrimonio, il passaggio dall'amore all'amicizia? Quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?" - che ne costituirà il filo conduttore. Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i suoi giovani personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta, un po' ottusa sicurezza dell'amore coniugale."


Dell’autrice avevo letto " Il Ballo" due anni fa e siccome mi era piaciuto tantissimo avevo deciso di recuperare qualcos’altro. Ho trovato in offerta “Due” alla Giunti e ne ho subito approfittato.


Il primo romanzo d’amore dell'autrice, una storia ricca di personaggi, intrighi e passioni che mi ha coinvolto piacevolmente anche se devo dire principalmente solo nella prima parte, la seconda rallenta un po’ e man mano che ci avviamo alle conclusioni diventa sempre più “ferma”.

Seguiamo le vicende di un gruppo di ragazzi ventenni dei primi anni del 900, per la precisione la storia comincia all’inizio del 1921, ed una cosa che trovo particolarmente affasciante di questo libro è di leggere vicende con protagonisti miei coetanei che hanno vissuto ben 100 anni fa. L’autrice utilizza questi personaggi per fare una riflessione sull’amore giovanile e successivamente sul matrimonio. Infatti i due protagonisti Antoine e Marianne all’inizio vengono travolti da una grande passione ma quando subentra il matrimonio e i figli entrambi finiscono per allontanarsi. Invece di lasciarsi però continuano a vivere questa codipendenza perché non solo è comodo a livello pratico ma è anche conveniente e necessario ad entrambi. Solo con una grande tragedia come la morte di Eveline, la sorella di Marianne, i due si rendono conto di cosa significhino davvero l’uno per l’altra. 

Sebbene le cose che li dividano sono molte di più di quelle che li uniscono non possono più fare a meno della presenza dell'altro ed è infine questo il potere del matrimonio che dura nonostante l’amore sia finito da molto tempo.

Un libro davvero affascinante, la cui scrittura mi ha preso fin dalle prime pagine e che non mi ha mollato fino al raggiungimento del tragico climax. Purtroppo, come dicevo un po’ si perde sul finale ma comunque resta una lettura che ho affrontato con piacere e i cui temi non sono trattati per niente in modo banale. 



Lo consiglio specialmente se vi piacciono le storie d’amore un po’ retrò, lo sfondo parigino degli anni 20 e i drammi familiari, tutti temi a me cari.


Conoscete l'autrice? Avete letto qualcos'altro da potermi consigliare? Fatemi sapere!


A domenica prossima.

4 commenti:

  1. Sembra il libro perfetto per me, adoro il periodo storico degli anni venti e le tematiche sono tra quelle che più mi stanno a cuore. Grazie per avermi allungato la wishlist ❤️

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    1. Ahaha di niente mi fa piacere di averti consigliato qualcosa che può piacerti!!

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  2. Io ho letto "Il ballo" , un libro , un pò corto, che però mi era piaciuto molto. Buona domenica.

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