MARY VENTURA E IL NONO REGNO - Sylvia Plath | RECENSIONE

Buona domenica! 

Torno da voi con un’altra mini recensione per un libro mini mini che ho letto di recente.

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"Dicembre 1952. Sylvia Plath, studentessa dello Smith College in Massachusetts, invia Mary Ventura e il nono regno alla rivista «Mademoiselle». Respinto dal giornale, il racconto ha visto la luce negli Stati Uniti e in Gran Bretagna soltanto nel 2019. In questa storia ambigua e sottilmente inquietante appaiono labbra color sangue, un sole dall'insolita tonalità arancio, mentre il rumore del treno sulle rotaie pare muovere oscure accuse. La giovane Mary Ventura ignora che cosa la aspetti alla fine del viaggio verso il nono regno. Una donna seduta nello stesso scompartimento sembra saperne di più: è il regno della negazione, della volontà congelata, da cui non si torna indietro… Una narrazione intensa, oscura ma anche ricca di speranza, «una vaga favola simbolica» come la definì l'autrice, che parla di scelte, di crescita, ribellione e riscatto."

Questo è il primo libro che recupero di questa autrice, vorrei prima o poi leggere i suoi diari ma per il momento ancora non sono nella mia libreria (potrebbe essere uno degli obbiettivi di quest'anno!)

Questo racconto breve è veramente un mistero all’inizio, per poi dispiegarsi sempre di più verso il finale. Mary deve partire, il treno l’aspetta e i suoi genitori la stanno già salutando. Non si sente sicura di questo viaggio e vorrebbe tornare a casa ma alla fine si arrende e sale sul treno. In questo treno bizzarro incontra una donna e con lei scambia 2 chiacchiere. Man mano che parla con lei capisce che il treno non sta facendo una tratta normale. Il nono regno infatti, è la destinazione ultima della vita di Mary.

Mary impazzisce a questa rivelazione ma fortunatamente la donna decide di aiutarla a scendere dal treno alla penultima fermata. Con molta fatica Mary scende e si salva e lì incontra di nuovo la donna del treno.

Un racconto che è sì un’allegoria ma che è magistralmente messa in scena come un'opera teatrale o un film. Solamente nelle ultime pagine capiamo che quello di Mary non è un viaggio qualsiasi.

Un libricino davvero bello, illustrato magistralmente e in un’edizione pregiata con sovraccoperta vergata.

Ve ne consiglio la lettura se volete qualcosa di diverso dal solito da leggere in un’oretta o poco più.

Conoscevate questo racconto? Che ne pensate? Fatemi sapere!

A domenica prossima!