24 ottobre 2021

IL SILENZIO - DON DELILLO | RECENSIONE

Buona domenica!

Eccomi qui a parlarvi dell’ultima lettura che ho affrontato di recente, l’ultimo romanzo di DON DELILLO, IL SILENZIO.

Traduttore: Federica Aceto

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Anno edizione:2021

Pagine: 112

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Trama: Manhattan, 2022. Una coppia è in volo verso New York, di ritorno dalla loro prima vacanza dopo la pandemia. In città, in un appartamento nell'East Side, li aspettano tre loro amici per guardare tutti insieme il Super Bowl: una professoressa di fisica in pensione, suo marito e un suo ex studente geniale e visionario. Una scena come tante, un quadro di ritrovata normalità. Poi, all'improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. Tutta la tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. I tweet, i post, i bot spariscono. Gli schermi, tutti gli schermi, che come fantasmi ci circondano ogni momento della nostra esistenza, diventano neri. Le luci si spengono, un black-out avvolge nelle tenebre la città (o il mondo intero? Del resto come fare a saperlo?) L'aereo è costretto a un atterraggio di fortuna. E addio Super Bowl. Cosa sta succedendo? È l'inizio di una guerra, o la prima ondata di un attacco terroristico? Un incidente? O è il collasso della tecnologia su se stessa, sotto il proprio tirannico peso? È l'apparizione di un buco nero, l'aprirsi di una piega dello spazio e del tempo in cui le nostre vite scivolano inesorabilmente?

E’ stato il mio primo approccio con l’autore, di cui ho sentito tessere molto spesso le lodi da altri lettori ma devo dire che per me è stata una conoscenza un po’ strana.

Lo stile di scrittura è molto particolare e personale, decisamente non quello che mi aspettavo e anche il suo modo di raccontare è piuttosto ambiguo. È anche difficile per me fare questa recensione perché non so bene cosa dire se non che è un libro in cui si narra di uno scenario che effettivamente non è poi così lontano da un futuro in cui potremmo ritrovarci davvero (vedi il lungo down di Facebook di qualche tempo fa).

In sostanza l’autore si fa una domanda (che cosa succederebbe se…) e si da una sorta di risposta, risposta che viene fuori dall’estro di 5 personaggi che sono uno più diverso dall’altro e in cui l’autore spera di rappresentare più o meno tutta la società. Io personalmente, ma credo la maggior parte di noi, si rivedrebbe in Max, il classico uomo comune che in una situazione del genere vorrebbe soltanto poter continuare a vedere la partita di football. C’è da dire che secondo me i protagonisti sono esageratamente “complicati”, cosa che forse non era necessaria per un libro di appena 100 pagine.

Non ci vengono date spiegazioni, non sappiamo cosa succeda al di fuori delle 4 mura della casa di Max e Diane, proprio come alla fine sarebbe se non avessimo a disposizione la maggior parte dei mezzi di telecomunicazione.

Durante tutto il libro si percepisce questo senso di vuoto, di dubbio e di incertezza, come se appunto la vita fosse cambiata da un momento all’altro e bisogna ricordare anche che è stato scritto durante/dopo la pandemia (e nel libro stesso questa cosa viene menzionata) e che l’autore è stato davvero bravo a catturare questo sconforto generale più unico che raro.

Le premesse sono interessanti e in un certo senso anche l’esecuzione l’unica cosa che mi lascia assolutamente perplessa è la figura di Martin, ex studente di Diane fissato con Einstein e che parla incessantemente per tutto il romanzo di cose apparentemente inutili tanto che negli ultimi capitoli sembra delirare completamente, e più in generale il susseguirsi degli eventi mi è sembrato confusionario, esempio: un attimo prima siamo su un aereo che precipita e quello dopo in una clinica per curarci le ferite ma il tutto viene risolto con una mezza frase come se dovessimo cercare noi di mettere insieme i pezzi come meglio crediamo. Una cosa che ho apprezzato però è il "silenzio" che è soltanto metaforico in quanto il romanzo è quasi un dialogo continuo con pochissime pause, forse strategiche, per dare al lettore un po' di respiro. 

Non so dire con certezza se questo libro mi sia piaciuto o meno, forse mi ha lasciata indifferente più che altro soprattutto per il freddo distacco dei personaggi verso gli eventi che stanno accadendo, sembrano completamente alienati, di conseguenza zero immedesimazione anche se ci ho trovato degli spunti di riflessione molto interessanti, come appunto la critica non troppo velata al rapporto tra uomo e tecnologia.

Per ora il mio parere sull’autore è piuttosto pallido e al momento non ho interesse a recuperare altro, magari se a voi piace consigliatemi qualche suo titolo da cui ricominciare!

 Avete letto questo libro? Cosa ne pensate?

Fatemi sapere!

A domenica prossima!


(foto e immagini trovate su Google, tutti i diritti e i crediti ai creatori di suddette immagini)

8 commenti:

  1. Cara Nicole, non ho mai sentito parlare di questo autore !! La trama è interessante e anche possibile. Mi piacerebbe sapere cosa succederebbe nelle nostre vite se, di colpo, sparissero tutte le tecnologie e rimanessimo senza mezzi comunicazioni ..il panico !!! il vuoto !!!
    Per il resto , non posso dire niente, non avendolo letto. Comunque, dalla tua recensione , non mi sento invogliata a leggerlo. Buona settimana.

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    1. Anche a me piacerebbe sapere cosa succederebbe se di punto in bianco tutto quello a cui siamo abituati, come appunto l'energia elettrica, venisse a mancare anche se forse è meglio non saperlo! Buona settimana anche a te! :)

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  2. Non ho mai letto Don Delillo. La sinossi di questo romanzo è sicuramente intrigante. Anche il fatto che è corto, sicuramente, mi attira. Temo, però, una scrittua piuttosto arida e la tua recensione tiepida non mi incoraggia.

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    1. Per quanto riguarda la scrittura non la definirei suggestiva ma probabilmente direi che è sicuramente molto personale, fammi sapere se gli darai una possibilità!

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  3. Questo scrittore mi incuriosisce, ho letto la sua biografia su Wikipedia (spinta dal tuo post) e mi sembra davvero un autore interessante, anche se non hai fatto una recensione che invoglia a leggerlo.

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    1. Eh appunto, io avevo alte aspettative proprio per la sua fama e devo dire che questo libro non rispecchia niente di quello che mi sarei aspettata di trovare :/

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  4. Conosco l'autore e vorrei recuperare qualcosa di suo. Anche se a te ha lasciato indifferente, forse potrei partire da questo, anche per il numero di pagine, così, se non mi dovesse piacere, sicuro non gli avrò dedicato troppo tempo XD

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    1. E' una buona idea ma ho la sensazione che questo sua ultima uscita non gli renda giustizia :/ ne ho sentito sempre parlare benissimo e secondo me questo non è il suo titolo migliore

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